Bollettino Covid Italia, oggi 220.532 contagi e 294 morti per Coronavirus: i dati di martedì 11 gennaio

q

Sono 220.532 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Altri 1.375.514 tamponi sono stati eseguiti nella giornata di oggi 11 gennaio 2022. Il tasso di positività si attesta al 16%

Leggi tutto ↣ Sorgente: Bollettino Covid Italia, oggi 220.532 contagi e 294 morti per Coronavirus: i dati di martedì 11 gennaio

Hits: 0

Delitto di tampone – Il Fatto Quotidiano

Sempre premesso che chi scrive è trivaccinato, da vent’anni si fa pure l’antinfluenzale e si sottoporrà – ove prescritto dalle Autorità – anche all’eventuale settantatreesima dose, si spera sia consentita una domanda: ma di che dovrebbe rispondere Virginia Raggi, sorpresa da Repubblica nientemeno che a fare la coda per il tampone in farmacia? La presunta notizia viene diramata dalla libera stampa con toni scandalizzati mai usati per politici di qualunque partito (esclusi i 5Stelle) beccati a frodare il fisco per 368 milioni di dollari, o a rubare 49 milioni di euro allo Stato, o a farsi stipendiare da un assassino saudita, o a farsi rimborsare mutande verdi e cene private dai contribuenti. Fare la fila per il tampone, esercizio peraltro richiesto dallo Stato in una serie di casi, dovrebbe essere lodevole: sia perché, se nessuno lo facesse, non sapremmo nulla dei contagi; sia perché di politici in coda se ne vedono pochini.

q

Ma nel caso Raggi il tampone è un grave indizio di colpevolezza: l’ex sindaca, solo per essere contraria all’obbligo vaccinale (inesistente in quasi tutto il mondo), sarebbe “No vax” o “Ni vax”. Come se il tampone se lo facessero solo i non vaccinati e i vaccinati non si infettassero e non contagiassero (ma a queste fesserie non crede più nessuno: salvo il premier). E come se non vaccinarsi fosse vietato a tutti. Dal 1º febbraio sarà multato, anzi tassato, chi ha più di 50 anni e non si vaccina: purtroppo la Raggi ha 43 anni, dunque se non si vaccina non viola alcuna legge. E allora di che la chiamano a “rispondere” l’assessore D’Amato, il garrulo Calenda e i soliti piazzisti di Big Pharma? Vogliono sapere se è vaccinata? Ma lo sanno che la legge la stanno violando loro perché la Privacy vieta di diffondere notizie sulla salute e i trattamenti sanitari delle persone? Chi vuole divulgarle in proprio può farlo, ma nessuno può pretenderlo o farlo al suo posto. Invece da mesi, nel sonno del Garante, giornali, siti e tv spiattellano nomi, cognomi, diagnosi e terapie di privati cittadini malati di Covid (purché No vax) e ne annunciano la morte col compiaciuto sottotesto “Ben gli sta, tiè”. In tv si interrogano gli ospiti sulla loro salute e vaccinazione, costringendoli a rispondere per evitare cacce all’untore tipo Raggi. O tipo Djokovic, dipinto in mondovisione come un furbastro fuorilegge e costretto a “confessare” di aver preso il Covid a dicembre. Poi naturalmente tutti a fare i garantisti della privacy nell’unico caso in cui non c’entra: quello di un vecchio premier satiriaco il cui stato di salute (si fa per dire) da premier comprometteva l’immagine e la sovranità del suo Paese e ora lo rende incompatibile con il Tribunale, ma non con il Quirinale. È solo un’impressione, o stiamo diventando tutti matti?

Sorgente: Delitto di tampone – Il Fatto Quotidiano

Hits: 0