Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Moderati. “Anonimo. Come tuo padre, visto che madre hai avuto” (13.8.21); “Sì, c’era anche tua madre nel solito ruolo” (16.7.21); “Sei in difficoltà per paternità ignota, tra diecimila mamme come ti poteva indicare?” (14.9.21); “E papà? Mamma lo ha individuato tra i diecimila possibili?”; “Un giorno tra un milione di possibili padri riconoscerai il tuo. Che madre…” (20.12.21); “Ti rode non sapere chi è tuo padre causa lavoro di mamma eh….” (2.1.22); “Mamma invece fa il lavoro più antico?”; “Tuo padre tra mille non lo troverai, colpa del mestiere di mamma tua” (6.1.22. Antologia delle migliori risposte di Maurizio Gasparri, senatore FI, ai suoi critici su Twitter, selezionate da @nonleggerlo). Non sappiamo se B., diventerà presidente della Repubblica, ma nel caso sappiamo per certo chi sarà il suo responsabile della comunicazione.

Nostradamus. “Ipotesi Quirinale. Draghi, aria di rinuncia” (Giornale, 10.1). “Centrodestra, si incrina il fronte per Berlusconi” (Stampa, 10.1). “Lega, prove di addio al Cav” (Repubblica, 13.1). “Il piano B di Berlusconi: salta fuori Amato” (Claudia Fusani, Riformista, 13.1). Io a questi gli darei l’oroscopo.

Che bella fine. “E Di Maio vede Brugnaro” (Foglio, 12.1). Sono soddisfazioni.

Il piccolo fiammiferaio. “Quando la situazione si fa calda, bisogna tenere la testa fredda”; “Io sono uno che non scappa mai e si assume le responsabilità delle proprie decisioni, anche se di sera, al buio e al freddo davanti a Palazzo Chigi” (Renato Brunetta, FI, ministro della Pa, Corriere della sera, 9.1). Lo portano via.

Amatissimo me. “Amato, tennista silenzioso che gioca ancora una partita da ‘riserva della Repubblica’. La regola di non inseguire le cariche per essere eleggibile ovunque” (Corriere della sera, 9.1). Oh, poverino, sono le poltrone che inseguono lui.

Incubi. “Vi spiego il mio folle desiderio: Draghi al Quirinale e Renzi a Chigi” (Marcello Veneziani, Verità, 11.1). Mangiato pesante, eh?

La mosca cocchiera. ”Tre schemi di gioco per il Colle: la destra rischia l’effetto Bersani” (Matteo Renzi, senatore Iv, Stampa, 14.1). “L’asse con Gianni Letta. Renzi: il 27 avremo il presidente” (Riformista, 14.1). “Pd e Renzi, l’asse in nome di Sassoli per il Mattarella bis” (Messaggero, 14.1). “Renzi esclude il bis di Mattarella: ‘Il 27 gennaio avremo un eletto’” (Repubblica, 14.1). Poveretto, come s’offre.

Bontà sua/1. “Draghi ai partiti: io ci sono, tocca a voi”, “La mossa di Draghi. Nei colloqui con i fedelissimi respinge la tentazione del semipresidenzialismo: ‘Se toccasse a me il Quirinale, lascerei mano libera ai leader politici sul mio successore’” (Stampa, 14.1). Com’è umano, lui.

Bontà sua/2. “Le condizioni di Draghi per restare. Il messaggio fatto trapelare dai collaboratori del premier: rimane a Palazzo Chigi solo se al Colle ci sono Mattarella o Amato” (Libero, 14.1). E cappuccino e brioche tutte le mattine.

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Venti piani di morbidezza. “Garavaglia: ‘Per ripartire serve serenità. Sul Covid il Cts deve essere più morbido’” (Repubblica, 14.1). Quindi, praticamente, un budino.

The Day After. “Figliuolo spinge sui vaccini: ‘Già pronto il pieno per il dopo emergenza’” (Stampa, 10.1). Ci sta minacciando di non levarsi dai piedi neanche dopo?

Le parole per dirlo. “Draghi, si fida un italiano su due” (Stampa, 13.1). Strano modo di annunciare che Draghi precipita nei sondaggi dal 70 al 50%.

Ma tu guarda. “Il taglio delle tasse? A chi guadagna 40mila euro un bonus da 1.143 euro. 900 euro in più a chi ne dichiara 50mila” (Corriere della sera, 13.1). Contrariamente a quanto scritto finora da quei ballisti del Corriere della sera.

Slurp.“Il Tg5 compie 30 anni. Mimun: ‘Eravamo incoscienti, ora siamo primi’” (Libero, 12.1). Con la punta della lingua al fotofinish.

Concorso a premi. “Come credo sappiate, gran parte del branco (dei presunti stupratori di ragazze in piazza Duomo a Capodanno, ndr) arriva da fuori Milano” (Giuseppe Sala, sindaco di Milano, 13.1). “Gli stupratori erano da poco italiani. Appena raggiunta la maggiore età, 8 indagati su 9 avevano ottenuto la cittadinanza” (Libero, 16.1). Che cos’è, una gara di scemenza?

Il titolo della settimana/1. “Cestinate i cestini di Raggi: ‘Costosi, brutti e inutili’” (Repubblica.-cronaca di Roma, 14.1). Ecco di chi è la colpa della monnezza dappertutto dopo la “pulizia straordinaria entro Natale” di Gualtieri: dei cestini della Raggi.

Il titolo della settimana/2. “L’amarezza dei generali: ‘Cacciati da Gualtieri e sostituiti dai dirigenti’. Funzionari da 140 mila euro al posto di 5 militari: ‘Costavamo 1000 euro al mese’” (Giornale, 16.1). Manca ormai pochissimo al “Ridateci la Raggi”.

Il titolo della settimana/3. “Draghi: il Colle non mi condiziona” (Stampa, 10.1). Uahahahahah.

Il titolo della settimana/4. “Un presidente come Sassoli” (Francesco Bei, Repubblica, 14.1). Peccato averlo scoperto appena morto.

Sorgente: Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

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