Effetto Fassino-Zanda – Il Fatto Quotidiano

Quando per i 5Stelle tutto sembra perduto, arriva sempre il Pd a salvarli. In fondo, se il Pd fosse veramente il Partito democratico, il M5S non esisterebbe: nacque nel 2009 proprio perché il Pd fu così democratico da stracciare la tessera a Grillo che minacciava di candidarsi alle primarie col suo programma partecipato in Rete. Disse allora il profeta Fassino: “Se Grillo vuole far politica, fondi un partito e vediamo quanti voti prende”. Un anno prima, il noto portafortuna (per gli altri) aveva detto a Padellaro, direttore libero dell’Unità: “Se vuoi scrivere quello che vuoi, fonda un giornale e vediamo chi lo legge”, fondando il Fatto e affondando l’Unità. Nel 2015 l’Isaia della Mole benedisse la Appendino pensando di maledirla: “Facile criticare, si candidi a sindaca e poi vediamo”. Infatti l’anno dopo vide la Appendino stracciare Fassino. Al quale ogni grillino che si rispetti eresse in casa propria un altarino, con foto, fiori e ceri votivi. Ieri il pover’uomo è tornato sul luogo del relitto: “Le mie profezie si avverano, bisogna solo aspettare che passi il tempo: il M5S ha perso un sacco di voti e i torinesi han scelto un altro sindaco”. Non s’è accorto che: il Pd i voti li ha dimezzati; a Torino la Appendino non era candidata; e il sindaco Pd ha vinto con meno voti di quelli serviti a lui per perdere nel 2016. Ora, grazie all’effetto Fassino, c’è da attendersi un brusco aumento di consensi ai 5Stelle.

q

Poi c’è l’effetto Zanda, l’arzillo lobbista di De Benedetti che, diversamente da Fassino, non siede in Parlamento da 6 legislature, ma da 5. Ieri ha intimato a Conte di “rispettare le sentenze”, darsi “regole chiare” e non rinunciare a Di Maio perché “i 5Stelle non possono fare a meno di lui”. L’ennesima medaglia per Luigi Di Mario. Quanto al rispetto delle sentenze, quel pesce di nome Zanda parla dell’ordinanza cautelare del Tribunale civile di Napoli, che non è una sentenza e non ha suscitato la minima parola irrispettosa di Conte: è Renzi che insulta, calunnia e denuncia i suoi pm, ma l’ex (?) renziano Zanda fischietta. Quanto alle “regole chiare”, deve trattarsi di quelle del Pd, che trucca spesso le sue primarie con cinesi e magrebini tesserati last minute e prevede l’incandidabilità di “chi ha ricoperto tre mandati consecutivi”: tipo Zanda, che ne ha ricoperti 5. Da mesi il Pd lancia attacchi e segnali di insofferenza al M5S, che nel 2019 ebbe il solo torto di riportare al governo i dem sconfitti; e avance a B., Iv e Calenda con le scuse del “campo largo” e della “maggioranza Ursula”. È il nuovo-vecchio Pd del giovane- vecchio Letta, l’opposto di quello di Zingaretti (vedi anche il doppio gioco sul Quirinale). Più i 5Stelle se ne terranno alla larga, meglio sarà per loro e per tutti.

Sorgente: Effetto Fassino-Zanda – Il Fatto Quotidiano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*