Senso vietato

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non avendo nulla da dire, i liberali alle vongole passano il tempo a tappare la bocca agli altri. Ogni giorno compulsano i sondaggi sulla loro ultima passione – le armi da guerra – e scoprono che gli italiani non li seguono. Ohibò: forse non li ascoltano? O li ascoltano proprio per esser sicuri di avere ragione a pensarla diversamente? Non resta che zittire chi non la pensa come loro, così tutti gli italiani la penseranno come loro. Problema: questa si chiama censura. Soluzione: inventare strane formule esoteriche per giustificarla sotto mentite spoglie. Problema: 2 italiani su 3, soprattutto leghisti e grillini, sono contro l’invio di armi in Ucraina: i primi perché temono l’escalation, i secondi anche perché sono pacifisti (volevano Gino Strada al Colle). Soluzione: il no di Conte e Salvini alle armi è “putinismo”, “antiamericanismo”, “ritorno al populismo”. Folli spiega su Rep che Conte ha “un minuscolo drappello di seguaci” (2 italiani su 3), “la sua parabola politica è vicina a concludersi” e i 5Stelle sono “marginali e inservibili”. Ma niente paura: Di Maio, noto trascinatore di folle, “non potrà accettare che l’ambiguità getti un’ombra sul suo profilo di ministro degli Esteri e lo delegittimi agli occhi del premier” (poi Draghi lo guarda storto) e “degli interlocutori Nato” (lo guarda storto pure Biden). Ergo “Letta e Di Maio escluderanno Conte, relegandolo ai confini dello schieramento o fuori”, come un lebbroso col campanello, per “de-contizzare” il 5S. Il fatto che Conte sia popolarissimo tra i suoi e Di Maio no è un handicap: chi governa l’Italia non lo scelgono gl’italiani, ma gli americani.

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Non solo. Noi, ingenui, pensavamo che il pacifista fosse chi si batte contro le armi (senza le quali non si fanno le guerre). Errore: Gramellini informa sul Corriere che quello è il “pacifista a senso unico”. Da non confondere col pacifista a doppio senso: contro le armi, ma anche pro (dipende da chi le vende, le manda e le riceve). Analogamente, chi non mangia carne non è vegetariano e basta: è vegetariano a senso unico, per distinguerlo dal vegetariano a doppio senso che non mangia carne, ma solo nei giorni pari. Anche il concetto di democrazia si evolve: chi critica Putin perché bandisce e/o arresta gli oppositori, ma anche Zelensky quando fa lo stesso, è un democratico a senso unico (quello della democrazia): meglio il democratico a doppio senso, che critica Putin e tace su Zelensky. E che dire degli antinazisti a senso unico che condannano chiunque esibisca svastiche e braccia tese? Calma, ragazzi, dipende: giusto combattere i nazisti di 80 anni fa, tanto sono tutti morti; ma quelli di Azov sono vivi e lottano insieme a noi con le nostre armi, quindi sono i nuovi partigiani. A senso unico.

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