Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Nanoparticelle. “A Torino il centro nazionale per studiare i microrganismi” (Stampa, 6.7). Si comincia con Calenda, Toti, Renzi e Di Maio.

Ha stata la Raggi. “Fiamme al Foro Italico: bruciano i container dell’ex campo rom mai smaltiti dalla giunta Raggi” (Repubblica.it, 9.7). Ah ecco, pareva strano che Gualtieri si fosse già insediato come sindaco.

The Genius. “Come ho visto Di Maio? Velocissimo, molto comunicativo, incredibilmente intelligente” (Carla Ruocco, ex deputata 5 Stelle, ora Ipf, Stampa, 22.6). Ma mai quanto chi l’ha seguito.

Che bel vedovo. “Io credo che Draghi sia la garanzia interna che non arriverà la troika estera in Italia. Ma se Draghi viene costretto ad andare via perché qualche partito in declino cerca di ottenere illudendosi qualche voto in più facendo fuori Draghi, questo è un suicidio non al rallentatore, ma accelerato… Saremo condannati a un commissariamento estero” (Massimo Franco, Corriere della sera, In Onda, 7.7). Uhmmm, non sentite anche voi puzza di interferenze della propaganda estera nella tv italiana? Dove sono il Dis e il Copasir? E i listaioli del Corriere della sera che fanno, dormono?

Crisi di identità. “Il governo deve riflettere e prendere provvedimenti” (Mario Draghi a Canazei dopo il disastro della Marmolada, Corriere della sera, 5.7). “Draghi incontra i parenti: ‘Non deve accedere mai più. Dramma legato alla situazione climatica, subito interventi’” (Stampa, 5.7). Adesso chiede un incontro al presidente del Consiglio e gliele canta chiare.

Compro una vocale. “Grano, il piano Italia-Turchia. Intesa Draghi-Erdogan” (Messaggero, 6.7). “Draghi-Erdogan, il patto del grano” (Repubblica, 6.7). “Dagli screzi all’intesa: ecco l’asse del grano Draghi-Erdogan” (Riformista, 6.7). Più che il grano, la grana.

Brr che paura. “Ultimatum di Franceschini: ‘Se il M5S esce dal governo stop al patto giallo-rosso’” (Repubblica, 4.7). “Il Pd ora avverte Conte: ‘Se M5S lascia il governo niente accordi nel 2023’” (Messaggero, 4.7). “ll Pd minaccia Conte: ‘Se strappi ci alleiamo con Di Maio’” (manifesto, 7.7). I classici tre piccioni con una fava.

Recalcazzola. “È stata la nascita del M5S a segnare in modo drastico la crisi comatosa della politica” (Mssimo Recalcati, Stampa, 2.7). Ecco, bravo, ora dicci della Leopolda, parlandone da viva.

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Slurp/1. “Enrico Letta sta portando a termine il lavoro iniziato da Enrico Berlinguer” (Francesco Merlo, Repubblica, 8.7). Uahahahahah.

Slurp/2. “Fabrizio Cicchitto sviluppa questa riflessione in un saggio il cui obiettivo è ambizioso: partire dall’attuale doppia crisi – pandemia e guerra – per riaprire una prospettiva liberal-socialista in Europa…” (Stefano Folli, Repubblica, 9.7). Ma Repubblica è il famoso giornale della sinistra e Cicchitto quello che stava con Gelli e poi con Berlusconi, o sono omonimie?

Lui ha scelto. “Preferiamo la pace o i condizionatori accesi d’estate” (Mario Draghi, 7.4). “Bonus condizionatori, tende e zanzariere: tutti gli sconti fiscali da utilizzare d’estate” (Corriere.it, 9.7). Quindi, visto che Draghi fa lo sconto a chi acquista condizionatori e si presume che chi li acquista poi li accenda, i casi sono due: o è scoppiata la pace e nessuno ci ha avvertiti; oppure Draghi ha scelto la guerra.

Portafortuna. “PerchéBerrettini quest’anno può vincere Wimbledon” (Foglio, 25.6). Povero Berrettini: aveva scansato gli auguri di Renzi, poi gli sono arrivati quelli del Foglio.

Il titolo della settimana/1. “Gli sciacalli dei ghiacci. Ecologisti scatenati. Sulla Marmolada 7 morti e 13 dispersi, quasi impossibile trovare superstiti. E i ‘gretini’ strumentalizzano la strage: ‘Colpa dell’Occidente che inquina’” (Giornale, 5.7). Mi sa che è colpa di Putin.

Il titolo della settimana/2. “Accordo Stellantis: quasi 2 mila uscite incentivate. Previsto un percorso di ricollocazione” (Stampa, 8.7). Quando i licenziamenti li fa il tuo padrone, si chiamano “uscite incentivate” e “percorso di ricollocazione”.

Il titolo della settimana/3. “Di Maio, due ore a casa di Sala: ‘Abbiamo tante idee in comune” (Corriere della sera, 7.7). Ma pure in provincia.

Il titolo della settimana/4. “Il salario minimo costerebbe 6 miliardi” (Libero, 10.7). Toccherebbe persino pagare i lavoratori.

Il titolo della settimana/4. “L’Italia si arma per la controffensiva ucraina” (Foglio, 1.7). “Irina la vicepremier e Robert l’americano: ‘Ora la controffensiva’” (Gianni Riotta, Repubblica, 10.7). Il ragionier Cerasa e il partigiano Johnny sono già partiti in avanscoperta per il Donbass col fuciletto a tappo.

Sorgente: Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

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