Perché aspettare fino al 25 settembre quando possiamo farlo già ora? Votiamo subito il nostro slogan elettorale preferito.
1. “Il prossimo governo avrà la possibilità di investire ingenti risorse con i soldi che io ho ottenuto in Europa per il nostro Piano di ripresa e resilienza”. Pensate che l’abbia detto Conte, cioè il premier che dal 17 al 21 luglio trattò a Bruxelles sul Recovery e tornò in Italia con 209 miliardi, 36 in più di quelli previsti dal piano von der Leyen? Invece no: l’ha detto B., che all’epoca soggiornava in Costa Azzurra per paura del Covid e soprattutto dei giudici, ed era all’opposizione mentre i suoi house organ annunciavano la disfatta di “Giuseppi” e FI invocava il Mes. Ora, sottovalutando la propria fedina penale, è sinceramente convinto di essere Conte.
2. “Ora la partita è aperta” (Enrico Letta). L’unica fase della legislatura col centrosinistra in partita fu quella del Conte2 (settembre 2019-gennaio ’21), grazie all’alleanza 5Stelle-Pd-Leu contro le destre (FdI, Lega, FI, Azione, +Europa e, buon’ultima, Iv). Poi arrivò Draghi e le destre staccarono di nuovo i giallorosa coi voti di governisti (FI e Lega) e oppositori (FdI). Per recuperare il distacco, Enrico Occhi di Tigre butta a mare il 10-12% del M5S per imbarcare il 3.6 di Calenda, con un saldo negativo dell’8-9. E riesce a dire, restando serio, che con l’8-9 in meno ha riaperto la partita rispetto a un’alleanza con l’8-9 in più. Ma un pallottoliere no?
3. “Calenda farà da magnete per i voti di centrodestra” (Letta). Siccome le destre sono favorite e lo sport nazionale è il salto sul carro del vincitore, non si vede perché gli elettori di destra dovrebbero mollare l’arrembante Meloni per il perdente Calenda: per il suo fascino magnetico? Eppoi Calenda non va da solo (come a Roma, dove intercettò molti destroidi schifati da Michetti- chi), ma è alleato con quelli che a destra passano per “comunisti”. Quindi non prenderà voti a destra e, portandosi Gelmini e Carfagna, ne farà perdere a sinistra al Pd (che peraltro se ne frega e insegue quelli di destra). Però sarà orgoglioso del ruolo di magnete attaccato al frigorifero. Prossima mossa di Letta: candidare uno di Forza Nuova come magnete per i voti fascisti.
4. “Questa neonata grande coalizione è… la Bad Godesberg della sinistra italiana… L’agenda Draghi è stata il lampo di Paul Klee sulla politica che produce somiglianze ed è oggi l’abracadabra del nuovo centrosinistra” (Francesco Merlo, Rep). Lo portano via.
5. “M’hanno rimasto solo, ’sti quattro cornuti” (Vittorio Gassman, I soliti ignoti). Se passate dal camposanto, posate un crisantemo sui fu partitucoli di Renzi e Di Maio. Avevano promesso di lasciare la politica: alla fine ci sono riusciti, a loro insaputa.
Sorgente: Letta a due piazze – Il Fatto Quotidiano