Maria Saladino, l’ex candidata alla segreteria dem passa al M5s: “Pd lontano dagli ultimi” – Il Fatto Quotidiano

I “riferimenti sociali” del Pd “sono passati dalle piazze dei disagi e dei bisogni alle agorà finanziarie, dai tanti ultimi ai pochi privilegiati, con radicali modifiche dei valori, delle idee e dell’elettorato di riferimento”. Con queste considerazioni l’ex candidata alla segreteria Maria Saladino – partecipò alle primarie del 2019 vinte da Nicola Zingaretti ottenendo 1.315 […]

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Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Smorzacalenda/1. “Forse non sono stato chiaro. L’accordo è tra Pd e Azione. Poi il Pd ha dei suoi alleati alla sua sinistra: legittimissimo. Io ho la mia opinione personale, ma come abbiamo detto, zero polemiche. Sono fatti loro. Certo che ci trovano tutti insieme. L’unica cosa che ho chiesto: Enrico, fai sì che non vengano eletti con i voti di Azione, per il resto, fatti tuoi” (Carlo Calenda, leader Azione, sull’alleanza col Pd, In Onda, La7, 2.8). Poi rompe col Pd perché ha dei suoi alleati alla sua sinistra.

Smorzacalenda/2. “Bravo! Regala un voto a Salvini e Meloni su uninominali. Però potrai rivendicare la tua purezza. Insieme a chi ha fatto il Conte2 e fa il promoter dei sauditi. Una vera alternativa liberale” (Calenda a un commentatore che gli scrive “Io voto Renzi”, Facebook, 3.8). Poi i voti a Salvini e Meloni li regala anche lui, alleandosi con quello che ha fatto il Conte2 e fa il promoter dei sauditi. Una vera alternativa liberale.

Verità blindata. “Per Casalino un posto blindato in Parlamento: ‘Sarà capolista in Puglia’” (Open, 24.7). “Casalino candidato in Puglia” (Corriere della Sera, 24.7). “Ecco il premio per Casalino licenziato: Conte regala il seggio al fedelissimo. L’ex portavoce scaricato dai deputati sarà capolista in Puglia” (Giornale, 25.7). Infatti Casalino non è candidato, né blindato né sciolto.

Ma piantala. “Questo non è l’Ulivo, ma una nuova pianta diversa. La Bad Godesberg della sinistra italiana” (Francesco Merlo, Repubblica, 3.8). Praticamente un salice piangente. O un crisantemo.

Contoterzisti. “La sfida del Terzo polo Calenda-Renzi” (Stampa, 1.8). “L’avventura del terzo polo” (Stefano Folli, Repubblica, 1.8). “Calenda, prove di Terzo polo” (Messaggero, 9.8). “Se il terzo polo smuove le acque” (Folli, Repubblica, 9.8). “Terzo polo, prove d’intesa”, “Calenda-Renzi, trattativa sul Terzo polo” (Corriere della Sera, 10.8). “Terzo polo in campo” (Repubblica, 10.8). “Calenda: ‘Terzo polo con Renzi’” (Stampa, 10.8). “Terzo polo, guida Calenda”, “L’intesa sul Terzo polo” (Corriere della Sera, 12.8). Che poi è il quarto, ma solo perché sono solo in quattro.

Levatele il fiasco. “Capito Travaglio? Ma quale trattativa, fu un atto di generosità” (Tiziana Maiolo, Riformista, 9.8). Soprattutto verso Riina e Provenzano.

Levategli il fiasco/1. “Le motivazioni della sentenza. Tremila pagine mettono la parola fine alla paranoia della trattativa Stato-mafia”, “L’inchiesta della Procura faceva acqua da tutte le parti”, “Confesso di non aver letto tutte le tremila pagine, ma credo di essermi fatto un’idea, con l’aiuto di Google Search” (Enrico Deaglio, Domani, 13.8). Ah beh allora. Prossima volta, prova con Tiramolla.

Levategli il fiasco/2. “Stato-mafia, i teoremi politici erano una bufala”, “Sconfessata la procura. La trattativa Stato-mafia è soltanto una bufala” (Giornale, 7.8). “Così sul 41 bis Scalfaro si piegò alle richieste dei carcerati. E cacciò Amato. La sentenza Stato-mafia riscrive anche questo pezzo di storia” (Giornale, 8.8). Ma la trattativa non era una bufala?

Autopompa. “Si parla di tenere fuori gli estremisti e poi si punisce il ministro degli Esteri che ha tenuto la barra sulla guerra in Ucraina e denunciato le ambiguità di Conte, Berlusconi e Salvini su Putin?” (Luigi Di Maio, Repubblica, 4.8). Oh no, non sia mai che venga punito. Ma chi sarà questo prodigio di ministro degli Esteri? Ah saperlo.

Autoindagine. “Serve una commissione di indagine parlamentare per chiarire i legami dei politici italiani con la Russia” (Di Maio, Stampa, 1.8). Mi sa che vuole far fuori pure il suo vice Manlio Di Stefano.

Il vice-Papa. “La nostra nuova formazione ‘Impegno civico’ si rifà a quel principio di responsabilità civica che anche papa Francesco ha evocato” (Di Maio, Mezz’ora in più, Rai3, 31.7). Dev’essere quando il Papa ha detto che i politici che vogliono portare la spesa per le armi al 2% del Pil sono dei pazzi.

Il titolo della settimana/1. “Rifiuti, il piano di Gualtieri: obiettivo 2030” (Repubblica, 5.8). Ma tu guarda: scatta proprio quando Gualtieri non potrà più essere sindaco.

Il titolo della settimana/2. “Un generale Figliuolo anche per le rinnovabili” (Giovanna Melandri, Repubblica Affari e Finanza, 8.8). Ci inocula pure quelle intramuscolo.

Il titolo della settimana/3. “Marta Cartabia: ‘Sul ponte Morandi non ci fermeremo’” (Stampa, 14.8). Cos’è, una minaccia?

Il titolo della settimana/4. “Draghi non tornerà, ci aspetta un nubifragio” (Natalia Aspesi, Venerdì di Repubblica, 14.8). Oh no, e adesso come facciamo?

Il titolo della settimana/5. “Letta: accordo o andiamo da soli” (Repubblica, 6.8). Ma non mi dire.

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Elezioni, il video-messaggio di Giuseppe Conte: “Scegliere di votare il Movimento 5 Stelle significa stare dalla parte giusta” – Il Fatto Quotidiano

“Questo è un momento cruciale, bisogna scegliere da che parte stare. Il 25 settembre è un momento di grande partecipazione democratica e votare per il Movimento 5 Stelle. Potete scegliere di stare dalla parte giusta”, ecco il video con cui Giuseppe Conte presenta lo slogan della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle.

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