Elezioni, Conte: “Serve un Energy Recovery Fund in Europa, lo ripetiamo da febbraio. Norma su tassa extraprofitti scritta male, va riformulata” – Il Fatto Quotidiano

“Da febbraio lo ripetiamo con forza, serve un Energy Recovery Fund in Europa, siamo assolutamente in ritardo ma qualcosa si sta muovendo”. Lo ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte, a margine della sua visita all’impianto Mater Biotech a Bottrighe, in provincia di Rovigo, da dove ha iniziato il suo tour elettorale. “Sul piano interno […]

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Di Battista: «Le sanzioni hanno fatto male alla Russia ma infinitamente meno delle previsioni: in tutto ciò, giornali esilaranti» – SilenzieFalsita

«Il 7 aprile scorso il messia Draghi disse una delle frasi più puerili che si siano ascoltate negli ultimi tempi: “volete la pace o i condizionatori accesi?”. Cosa intendeva con quella fesseria? Che l’Europa, facendo sacrifici, avrebbe costretto un Putin sempre più disperato per le mancate vendite di gas a fermarsi? Che la responsabilità della […]

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La realtà è putiniana – Il Fatto Quotidiano

Se la nostra campagna elettorale non fosse falsata dalle ingerenze americane, i partiti discuterebbero soltanto della questione fondamentale: le sanzioni dell’Europa contro la Russia, che si sono rivelate sanzioni contro l’Europa, mentre alla Russia non fanno un baffo. Tant’è che Putin brucia il metano che non ci vende più (guadagnando più di prima dal boom dei prezzi) e la Von der Leyen ci invita con nonchalance a “prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo“: cioè a una sanzione della Russia contro l’Ue che, diversamente da quelle dell’Ue contro la Russia, farebbe malissimo ai destinatari, cioè a noi che saremo autosufficienti forse fra 3-4 anni. Un disastro di queste proporzioni, causato dall’insipienza delle classi dirigenti europee, inclusi i nostri Migliori, dovrebbe monopolizzare il dibattito elettorale: i partiti dovrebbero chiedersi se non sia il caso di rivedere sanzioni che danneggiano chi le impone, mentre la presunta vittima se la ride. Invece ne parla solo Salvini, che appena pronuncia la parola Russia fa pensare a Savoini al Metropol e agli accordi fra Lega e Russia Unita. Ma il tema è troppo serio – visti i danni incalcolabili che le auto-sanzioni stanno per provocare a migliaia d’imprese che falliranno e a milioni di famiglie che sprofonderanno nella miseria più nera – per lasciarlo al Cazzaro Verde.

Le sanzioni dovevano accelerare il default russo e dissanguare il regime putiniano per levargli i mezzi per la guerra ucraina, scatenargli contro il malcontento popolare e accelerarne la caduta. Invece i russi mantengono il controllo del Sud-Est ucraino, la controffensiva di Kiev esiste solo sui giornali della propaganda atlantista, l’economia russa tiene botta e Putin appare ben saldo. A dissanguarsi è l’Ue, per la gioia degli unici beneficiari di questa follia collettiva: gli Usa. Lo dice il Fmi, smentendo il Consiglio Ue: in Russia il calo del Pil nel 2022 non sarà dell’11%, ma del 6. E siccome l’export di energia supererà di 100 miliardi di dollari quello del 2021, il totale delle esportazioni crescerà, con un’inflazione vicina al 10% dell’Eurozona. Anche l’Economist conferma che l’Ue ha confuso i sogni con la realtà: “L’economia russa continua a battere le attese e la guerra delle sanzioni non va come previsto”; dopo lo choc iniziale “il sistema finanziario s’è stabilizzato e il Paese sta trovando nuovi fornitori, inclusa la Cina. Intanto in Europa la crisi energetica potrebbe innescare una recessione”. Che renderà sempre più impopolare il sostegno militare all’Ucraina, vista la sua conclamata inutilità in assenza di risultati sul campo. Fino a quando i governi europei continueranno a sanzionare i loro popoli, a credere alla loro propaganda e a scambiare la realtà per putinismo?

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