Manovra, Bombardieri (Uil): “Sensazione è che si dica che si può evadere a danno di lavoratori e pensionati”. Landini: “Confermati gli scioperi” – Il Fatto Quotidiano

L’incontro tra il governo e i sindacati termina senza che siano accorciate le distanze, così come confermano Cisl da una parte e Uil e Cgil dall’altra. Tanto che queste ultime due organizzazioni confermano la settimana di mobilitazioni. “La sensazione è che questa manovra dica che si può evadere le tasse a danno di lavoratori e […]

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Prima della Scala, proteste davanti al teatro: manifestanti tentano di sfondare le transenne ma vengono respinti dalla polizia – Il Fatto Quotidiano

Proteste e tafferugli a Milano alla protesta organizzata da attivisti dei centri sociali e studenti in occasione della Prima della Scala. I manifestanti hanno intonato slogan contro la premier Meloni, ospite insieme a Ursula von der Leyen e a Mattarella alla Prima. Gli studenti hanno tentato di sfondare il cordone di polizia schierato a protezione […]

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Corea del Nordio – Il Fatto Quotidiano

Il cosiddetto ministro della Giustizia Carlo Nordio lancia nuovi anatemi a grappolo contro il mestiere che faceva (così almeno pare) fino all’altroieri: il magistrato. Via l’azione penale obbligatoria, che tutela ogni pm da interferenze interne ed esterne e assicura ai cittadini il diritto di rivalersi dei torti subiti: meglio far decidere alla politica i reati da perseguire e da ignorare (indovinate quali). Via la Spazzacorrotti, perché le pene alte e la galera sicura non sono un deterrente: lo è semmai abbassare le pene e assicurare che siano finte. Però Nordio vuol dare l’impunità i corruttori che denunciano i corrotti e viceversa: ottima idea, ma se non rischiano di finire dentro (con la Salva-corrotti Zanettin il carcere torna finto), non si vede perché dovrebbero denunciarsi a vicenda. Tantopiù se non rischiano neppure di essere scoperti: Nordio vuole smantellare pure le intercettazioni, “strumento micidiale di delegittimazione personale e politica”, “violazione blasfema della Costituzione”, minaccia “alla riservatezza e all’onore” (dei delinquenti: gli onesti non hanno nulla da temere). Si pensi che oggi “si intercetta su semplici sospetti”, mentre andrebbero intercettati solo i condannati definitivi, sempreché ne resti qualcuno. C’è persino qualche pm pazzo che “intercetta persone non indagate”: tipo i famigliari di un sequestrato, i primi a cui telefona l’Anonima Sequestri che, essendo anonima, nessuno conosce. E poi, signora mia, “in Italia le intercettazioni costano troppo e sono troppe rispetto alla media dell’Ue e dei Paesi anglosassoni”.

È la solita chiacchiera da bar dei governi di B. e i suoi derivati. Purtroppo l’ha già sbugiardata nel 2006 uno studio comparativo della commissione Giustizia del Senato: l’Italia aveva ogni anno 100 mila bersagli intercettati (utenze, non persone, che possono usare più schede), per l’80% in indagini di mafia, cioè molte meno che nelle altre democrazie, dove però è impossibile contarle. Qui si sa quante sono perché la magistratura deve autorizzarle tutte, anche quelle dei Servizi; negli Usa sono diversi milioni, opera esclusiva di Servizi, Fbi, polizie statali e locali, Sec, persino pompieri; e anche in Francia, Spagna, Germania e Uk la polizia, i Servizi e altri enti amministrativi intercettano chi vogliono senza passare dal giudice, quindi il numero è incontrollabile. Il Senato concluse che “le garanzie che il nostro sistema legale assicura al cittadino non hanno l’eguale… in alcun’altra democrazia occidentale”. Lo sapeva anche Nordio, che solo nell’inchiesta sul Mose del 2014 ottenne 35 arresti e indagò 100 persone in base a migliaia di intercettazioni. Oppure già allora la pensava come oggi. Nel qual caso, sorge un dubbio atroce: chi faceva le indagini che lui firmava?

Sorgente: Corea del Nordio – Il Fatto Quotidiano

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