Codice etico: domani si vota – Movimento 5 Stelle

Care amiche e cari amici,
domani 1° febbraio l’assemblea degli iscritti sarà chiamata a esprimersi sulle modifiche al Codice etico.

Ho esaminato, con interesse, tutte le osservazioni pervenute in questi giorni e ho riscontrato che le questioni sollevate sono raggruppabili e riconducibili ad alcuni specifici temi, su cui intervengo di seguito a fornire alcune opportune delucidazioni.

Innanzitutto, va chiarito che non sono stati introdotti “nuovi poteri” in capo al Presidente, come pure qualche testata giornalistica ha commentato. Ricordo che l’organo apicale di indirizzo politico e rappresentanza legale, inizialmente, era il “Capo politico”. Successivamente, quest’organo è stato modificato in “Comitato direttivo”. Con l’ultima modifica statutaria e, quindi, nello Statuto vigente quest’organo è identificato con la figura del “Presidente”. In definitiva, il nuovo Codice etico non fa altro che sostituire, ovunque ricorrevano, le parole “Comitato direttivo” con “Presidente”, senza intervenire a variare le facoltà e i poteri spettanti a quest’organo apicale.

Altra osservazione ricorrente riguarda l’esclusione degli europarlamentari dagli obblighi di contribuzione al MoVimento 5 Stelle. Questa modifica corrisponde a una modifica già introdotta nello Statuto vigente (nella versione approvata nel febbraio 2021) ed è imposta dalla necessità di tenere conto della decisione dell’OLAF (Ufficio europeo per la lotta anti frode) che, già nel 2020, aveva rilevato l’incompatibilità con le norme che regolano il Parlamento europeo degli obblighi eventualmente assunti dagli europarlamentari riguardanti versamenti (anche parziali) delle indennità ad essi spettanti ai partiti nazionali di appartenenza (https://anti-fraud.ec.europa.eu/media-corner/news/olaf-uncovers-financial-irregularities-meps-2020-04-30_en).

Un altro chiarimento che ricorre spesso nelle osservazioni pervenute riguarda la rimozione della previsione che introduceva una sanzione a carico degli eletti espulsi dal MoVimento 5 Stelle o comunque fuoriusciti. La corrispondente previsione è stata espunta dallo Statuto vigente per effetto degli specifici rilievi formulati dalla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti”. Di conseguenza, si è provveduto ad adeguare il Codice etico alle nuove previsioni statutarie. Colgo l’occasione per rimarcare che in molti avete evidenziato la necessità di introdurre strumenti utili a ridurre la possibilità che i portavoce eletti vengano meno agli impegni assunti in campagna elettorale abbandonando il MoVimento per passare ad altri gruppi o partiti politici. Su questa questione dovremo tornare a riflettere per pervenire a soluzioni efficaci e pienamente compatibili con i principi costituzionali e, più in generale, il quadro normativo vigente.

Da ultimo, segnalo che alcune segnalazioni mostrano preoccupazione per l’eventualità che sia consentita l’iscrizione a coloro che risultano iscritti in logge massoniche. A questo riguardo, osservo però che la formula già inserita nel Codice etico, che impedisce l’iscrizione a chi è iscritto “ad associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto o concorrenti con quelli dell’Associazione”, è ben ampia e sicuramente idonea a rendere incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con l’iscrizione alla nostra Associazione, che valorizza i principi della trasparenza e non tollera l’affiliazione ad associazioni segrete.

Buon voto.

Giuseppe Conte

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È CONVOCATA L’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

mediante lo strumento della consultazione in rete dalle ore 10:00 alle ore 22:00 di mercoledì 1 febbraio 2023, per deliberare sul seguente ordine del giorno:

 1) Proposta di modifica del Codice etico.

Gli iscritti sono chiamati a decidere sulla modifica del Codice etico proposta dal Presidente e approvata dal Comitato di Garanzia consultabile a questo link.

Gli iscritti potranno esprimere parere favorevole o contrario alla proposta.

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Ai sensi dell’art. 7, lett. e), e dell’art. 10, lett. a), dello Statuto, non possono votare gli Iscritti da meno di 6 (sei) mesi, gli Iscritti nel periodo di sospensione (anche in via solo cautelare) e gli Iscritti esclusi dall’Associazione, ancorché con provvedimento non definitivo, ed i Sostenitori.

Gli iscritti aventi diritto di partecipare all’Assemblea potranno far pervenire eventuali osservazioni e/o considerazioni e/o opinioni entro le ore 12 di martedì 31 gennaio, scrivendo alla e-mail assemblea@movimento5stelle.eu

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La votazione si svolgerà esclusivamente utilizzando lo strumento telematico on line SkyVote.

IL LINK PER L’ACCESSO ALL’AREA DI VOTO SARA’ DISPONIBILE ACCEDENDO AL PROPRIO PROFILO SU PORTALE.MOVIMENTO5STELLE.EU

Tutti gli iscritti abilitati al voto, in ogni caso, il giorno precedente al voto riceveranno una e-mail con il link personale per accedere all’area di voto:

– oggetto della e-mail: “Votazione Codice etico: link di accesso al voto” – mittente della e-mail: elezioni@movimento5stelle.eu

Se non trovate la e-mail vi ricordiamo di controllare anche le cartelle SPAM e/o PROMOZIONI della vostra casella di posta elettronica.

Per richiedere assistenza durante la votazione scrivere a: supporto@movimento5stelle.eu

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Russia, l’ex speechwriter di Putin: “La guerra è persa, l’economia peggiora. Golpe possibile” – Il Fatto Quotidiano

Un colpo di Stato che potrebbe arrivare nei prossimi 12 mesi, perché “l’economia russa sta deteriorando” e “la guerra è persa”. Parla così alla Cnn Abbas Gallyamov, ex speechwriter di Vladimir Putin, che all’emittente americana parla del numero dei soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita dovute […]

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Cercansi sovranisti – Il Fatto Quotidiano

Mai come oggi che (così almeno dicono) abbiamo la prima premier “sovranista”, si avverte un gran bisogno di “sovranismo”. Servirebbe un governo che andasse su Google, cercasse “interesse nazionale” e “sovranità nazionale”, poi li confrontasse con la nostra politica estera. Che, negli ultimi 50 anni, non è mai stata meno sovranista, cioè meno attenta all’interesse e alla sovranità nazionale, di oggi. Da quando ci è capitata la sciagura del draghismo, siamo finiti su un nastro trasportatore pilotato da Washington che ci trascina verso orizzonti sempre più nefasti, inimmaginabili solo un anno fa. Li scopriamo ogni giorno con crescente angoscia, perché non ci riguardano, non ci convengono, calpestano la nostra sovranità e danneggiano i nostri interessi. Prima le auto-sanzioni a Mosca, che colpiscono più i sanzionatori che il sanzionato, e le armi all’Ucraina (paese aggredito come centinaia di altri negli anni e non alleato), prima difensive, poi offensive ma leggere, ora pesanti, domani i cacciabombardieri e magari pure le truppe. Il tutto in nome dell’“euro-atlantismo”, che è come dire “cannibalismo vegano”, perché mai come oggi gli interessi europei sono opposti a quelli anglo-americani: un pietoso eufemismo per nascondere il più bieco servilismo agli Usa. Che, nella storia, ha un solo precedente: quello tra il 1948 e gli anni 50, che però coincideva col nostro interesse nazionale. Gli Usa, oltre ad averci liberati dal nazifascismo (insieme all’Urss, peraltro), destinarono il 2% del loro Pil al Piano Marshall per ricostruire l’Europa. Oggi ci chiedono di destinare il 2% del nostro Pil alle spese militari di una Nato che non ci protegge dai veri pericoli, quelli sul fianco Sud, ma si concentra sul fronte Est perché gli Usa hanno la fissa di Russia e Cina, che non minacciano né l’Italia né la Ue. Quindi dobbiamo svenarci, sì, per l’interesse nazionale: ma americano.E ora, incollati sul tapis roulant teleguidato dalla Casa Bianca, scopriamo di essere in guerra non solo con la Russia, ma pure con l’Iran e la Cina. L’altroieri qualche squilibrato seduto a Washington, o a Gerusalemme, o in entrambe le capitali ha deciso di bombardare una fabbrica di Teheran; e il generale dell’Aeronautica Usa Michael Minihan ha avvertito i suoi uomini di prepararsi alla guerra con Pechino nel 2025. Ove mai vi sopravvivesse un grammo di sovranismo, il governo italiano dovrebbe avvertire gli “alleati” che a noi l’Iran e la Cina non hanno fatto nulla e che l’articolo 11 della nostra Costituzione ci vieta di risolvere le controversie internazionali a mano armata. Quindi bombardino pure chi pare a loro, ma lascino in pace la Nato, cioè anche noi. Quelle sono le loro guerre, non le nostre. Noi abbiamo già dato.

Sorgente: Cercansi sovranisti – Il Fatto Quotidiano

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