Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

L’Ideologo. “Se mi manderanno via, sarà per le mie idee” (Amadeus, 12.2). Sì, ma quali?

Smemorina. “Il referendum sull’autonomia è stato votato dal 96% dei lombardi nel 2017. Bisogna rispettare la volontà dei lombardi e portare a casa l’autonomia. Fontana e Salvini dov’erano in questi 5 anni?” (Letizia Moratti, candidata Azione-Iv a presidente della Lombardia, Twitter, 2.2). In giunta con te.

Buri(o)ni. “Il plurale di ‘valigia’ è ‘valige’ e non ‘valigie’. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?” (Roberto Burioni, Twitter, 31.1). Ha parlato quello bocciato all’asilo.

Lady Etruria. “Ricevo insulti antisemiti per il mio naso. Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un ‘naso ebreo Schlein’ che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco” (Elly Schlein, candidata a segretaria Pd, 3.2). Strano: la Boschi ce l’ha diverso.

Il Lecca-Presta. “Benigni e il mite presentatore eroi della Nuova Resistenza nell’era della politica fragile” (Francesco Merlo, Repubblica, 9.2). “Lucio Presta ha fatto un lavoro efficace e vincente. E magari gli stessi che applaudono le imbarazzanti finzioni autocelebrative di Call my agent ora fischiano i successi del vero agent” (Merlo, ibidem, 9.2). Ma va a ciapà i ratt.

Lo chiamavano Editto. “Dal Festival alle urne. La verità di Berlusconi: ‘All’Ariston provocazioni di parte, ma no a censure’” (Giornale, 12.2). Non sarebbero da lui.

Allergie di stagione. “Io allergica alla Germania? Francamente non ne ho memoria, non so quando avrei detto questa cosa” (Giorgia Meloni, FdI, presidente del Consiglio, 3.2.) “Sono allergica alla Germania anche sui libri” (Giorgia Meloni, leader FdI, intervista a Libero, 1.4.2019).

Com’è umano, lui. “Mario Moretti, l’uomo che uccise Moro, fa il volontario in una Rsa: ‘È sempre molto gentile’” (Messaggero, 11.2). Saluta sempre.

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Verdi, ma a strisce. “No agli inceneritori. Su quello di Roma deciderà Gualtieri” (Angelo Bonelli, segretario dei Verdi, Repubblica, 11.2). No all’inceneritore, ma anche sì.

AstraRenzeca. “Firenze, il circolo di Renzi ora vota in massa per Schlein” (Repubblica, 6.2). Questo si che è un vero vaccino.

La Stratega. “La disastrata armata russa si ritira da Kherson, gli ucraini escono in strada a festeggiare e uno pensa ah, vedi. Allora non era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini: ‘Si prospetta un bagno di sangue, i russi intendono fare un massacro, intendono combattere per mantenere Kherson’. Uno… dice pensa, si era sbagliato. Vedrai che la prossima volta si corregge, oppure non lo invitano più̀, perchè che esperto sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte” (Concita De Gregorio, Repubblica, 13.11.2022). “Il supplizio senza fine di Kherson dalla liberazione alla prima linea. Dopo otto mesi di controllo russo la città poteva tornare a vivere, ma è sotto raid costanti. Ogni giorno almeno 150 persone scappano a Ovest per mettersi al sicuro: ne sono rimaste 50mila” (Stampa, 7.2). Allora era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini. Vedrai che la prossima volta Concita De Gregorio si corregge, oppure non la invitano più, perché che esperta sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte.

Ha stato Putin. “Hacker russi all’attacco, anche l’Italia nel mirino”, “Così’ il Cremlino risponde con i pirati informatici di Killnet ai tank occidentali” (Repubblica, 5.2). “Attacco hacker, l’ombra dei russi. Cyber assalto globale. Ma Mosca inviata sul web una list di obiettivi da colpire in tutto l’Occidente”, “Il patto segreto tra Cremlino e hacker: ‘Liberi di agire se colpite l’Occidente’”’ (Stampa, 6.2). “L’attacco cyber ha fallito. E non arriva da un Paese ostile” (Giornale, 7.2). “Macchè Putin, l’attacco ai server è opera di professionisti del settore. Obiettivo della gang: fare soldi” (Verità, 7.2). E pazienza, dài, sarà per la prossima volta.

Il titolo della settimana/1. “L’influencer della libertà. A Bruxelles, un grande Zelensky celebra la forza dello stile di vita europeo e ricorda quanto sarebbe costoso non combattere per difendere la società aperta” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 10.2). Quella che mette fuorilegge gli undici partiti di opposizione.

Il titolo della settimana/2. “Il Pd in manette”, “Mazzetta democratica”, “Il dem Cozzolino finisce in galera” (Libero, 11.2). “Manette in casa Pd. Lo scandalo mazzette devasta la sinistra” (Giornale, 11.2). Dai giornali garantisti è tutto, linea ai giustizialisti.

Il titolo della settimana/3. “’Padre nostro è maschilista’. I vescovi inglesi propongono di riscrivere la preghiera’. L’idea degli anglicani: renderla di genere neutro” (Repubblica, 9.2). Per par condicio, si potrebbe aggiungergli il detto tipicamente femminista “La mamma dei cretini è sempre incinta”.

Sorgente: Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

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