All’evento ha partecipato anche il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu
Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e l’omologo francese Sébastien Lecornu hanno partecipato alla seconda e ultima giornata della conferenza sulla difesa aerea e missilistica europea, che si è tenuta a Roma lunedì e martedì.
Al centro dei colloqui il tema della protezione dei cieli europei dalla minaccia russa – reso quantomai urgente dall’invasione russa dell’Ucraina -, affrontato attraverso tre panel dedicati rispettivamente agli aspetti politici, militari e industriali della questione.
Tutto questo alla presenza sia dei vertici militari che dell’industria di settore, incluso il capo di Stato maggiore della Difesa, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e il capo di Stato maggiore della Marina Enrico Credendino.
I partecipanti alla conferenza hanno avuto modo di confrontarsi sulla necessità di potenziare l’industria europea degli armamenti.
Secondo Giorgio Cioni, responsabile della sezione Aereospace capabilities della Divisione investimenti di difesa della Nato, intervenuto all’evento, “la difesa aerea e missilistica è la prima linea di risposta in caso di attacco con un breve margine di preavviso”, aggiungendo che “salvaguardare i cieli dell’Europa è un compito cruciale per l’Alleanza”.
I commenti dei ministri della Difesa italiano e francese
Nel suo discorso conclusivo al termine del summit, il ministro della Difesa italiano Crosetto ha fatto presente che sul tema della difesa c’è ancora molto da fare. “Non siamo pronti per le sfide odierne” ha detto Crosetto. “Siamo lenti, non è un’accusa ma semplicemente una constatazione. O abbiamo un’industria europea che abbia la capacità di non dipendere da nessuno, oppure”, ha aggiunto, “non siamo in grado di garantire una difesa europea”.
Sia Crosetto che Lecornu credono che l’obiettivo della conferenza di stabilire un dialogo tra i principali attori coinvolti nel settore, stimolando al tempo stesso un confronto, sia fondamentale.
È importante, ha spiegato Crosetto, “avviare una collaborazione tra Stati europei, difese europee e industrie europee eliminando intanto tutte le barriere burocratiche che ci fanno perdere tempo”.
“La riflessione strategica è utile” ha osservato Lecornu nel suo discorso, “perché costringe tutti gli attori a condividere e discutere. Permette di coinvolgere anche i team dell’Alleanza atlantica. Inoltre, aiuta a favorire una relazione più stretta tra il settore industriale e i nostri soldati”.
Per il prossimo anno si parla già di un’altra conferenza sul tema. Tuttavia, il dibattito è destinato a continuare nei prossimi mesi presso le sedi istituzionali europee. Il rafforzamento della difesa e sicurezza europea è tra le priorità della nuova Commissione europea, tanto che per la prima volta Bruxelles ha nominato un commissario alla Difesa.
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