La fetta di pane imburrato, o con uno strato di marmellata, è un simbolo della colazione: ma ti sei mai chiesto come mai, se cade, cade sempre dal lato della marmellata? Come mai la fetta di pane sembra avere una predilezione innata per il pavimento, e sempre dalla parte sbagliata? Questa domanda ha affascinato generazioni e ha dato vita a una vera e propria legge popolare, la Legge di Murphy della colazione. In realtà, c’è una spiegazione scientifica dietro questo fenomeno apparentemente casuale: oggi ti raccontiamo perché succede.
Cos’è la “fisica della sfortuna”
Nella ricerca “Pane tostato, Legge di Murphy e le costanti fondamentali” (Tumbling toast, Murphy’s Law and the fundamental constants), il fisico Robert Matthews ha svelato le basi scientifiche di una delle più famose leggi di Murphy, ovvero quella della fetta di pane e marmellata che cade sempre dal lato della marmellata. Questa legge, nata dall’osservazione di un fenomeno quotidiano, è diventata un modo divertente per sottolineare come a volte le cose non vadano come vorremmo: ma dietro questa apparente sfortuna si nasconde una semplice spiegazione scientifica. Le ragioni per cui questo fenomeno avviene sempre nello stesso modo sono diverse:
- Il baricentro “traditore”. Quando spalmiamo la marmellata su una fetta di pane, ne modifichiamo il baricentro. Questo punto immaginario, che rappresenta il centro di gravità dell’oggetto, si sposta verso il lato più pesante, ovvero quello con la marmellata.
- La rotazione e il momento di inerzia. Quando la fetta di pane lascia il piatto, la forza di gravità la attrae verso il basso, ma allo stesso tempo, la piccola spinta che le diamo per staccarla le conferisce un movimento rotatorio. Qui entra in gioco anche il momento di inerzia, che dice che più la massa da accelerare è distante rispetto all’asse di rotazione maggiore sarà il momento di inerzia e più l’oggetto ruoterà con difficoltà. In sostanza, più la fetta è grande, minore sarà la velocità di rotazione.
- La distanza tra tavolo e pavimento. La distanza tra il tavolo e il pavimento, unita alla velocità di rotazione che la fetta acquisisce, non è sufficiente per compiere un giro completo prima di toccare terra. Di conseguenza, la parte più pesante, ovvero quella con la marmellata, è destinata a finire a contatto con il pavimento. Se quest’ultimo fosse alto almeno tre metri invece dei classici 70 cm, come ha spiegato il fisico Matthews, le cose non andrebbero così.
La combinazione di questi fattori fisici fa sì che la fetta di pane, una volta lasciata cadere, abbia una maggiore probabilità di atterrare con la parte spalmata verso il basso. È un po’ come lanciare una moneta: anche se non è una legge ferrea, le probabilità giocano a favore di un particolare risultato.
Altri fattori possono però intervenire in questo fenomeno:
- La velocità. Alcuni studi hanno dimostrato che, se la fetta di pane viene lanciata con una velocità sufficiente, potrebbe compiere un giro completo prima di toccare terra, evitando così l’impatto disastroso.
- Il ruolo della forma. Anche la forma della fetta di pane può influenzare la probabilità che cada dalla parte della marmellata. Una fetta più sottile, ad esempio, è più soggetta a ruotare rispetto a una spessa.
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