Per garantire la sicurezza dei partecipati al grande evento sono stati impiegati seicento agenti di polizia bavaresi e circa duemila addetti alla sicurezza. L’Italia ha inviato anche sei poliziotti per interventi in caso di criticità che coinvolgono cittadini italiani
In seguito agli attentati di matrice islamica a Solingen e a Monaco di Baviera sono ingenti le misure di sicurezza messe in atto quest’anno dalle autorità tedesche all’Oktoberfest, in corso fino al prossimo fine settimana.
L’area del festival è stata recintata e per la prima volta agli ingressi sono utilizzati metal detector portatili per rilevare coltelli o armi contundenti. I visitatori non potranno accedere con nessun oggetto pericoloso e nemmeno con bottiglie di vetro. Vietato anche l’uso della cannabis.
Tutta la zona è coperta da telecamere e altoparlanti, inoltre, circa duemila addetti alla sicurezza e sono supportati da seicento agenti di polizia coordinati dalla stazione di polizia 17. È stata istituita anche un’area di sicurezza per le donne che si trovano in difficoltà.
Agenti di polizia italiani all’Oktoberfest
Come accade da ormai circa venti anni, alle misure di prevenzione e sicurezza dell’Oktoberfest partecipano anche alcuni agenti di polizia in arrivo dall’Italia. Sei poliziotti provenienti dalla Questura di Bolzano, più un Funzionario con il ruolo di coordinatore e di interfaccia con le autorità e la polizia bavaresi, sono impiegati direttamente presso l’area dove si svolge l’evento, la Wiesn, con lo scopo di intervenire nel caso di eventi critici in cui siano coinvolti cittadini italiani. Sono circa duecentomila gli italiani che ogni anno arrivano a Monaco di Baviera per partecipare all’evento.
La questura di Bolzano spiega che, durante il loro servizio in terra tedesca, gli agenti della polizia italiana fungono non solo da mediatori “interculturali” e “linguistici”, ma esercitano attività di prevenzione in collaborazione con gli organi di polizia bavaresi, avvalendosi degli stessi poteri, allo scopo di garantire la massima sicurezza all’evento.
“La cooperazione internazionale di Polizia rappresenta un aspetto particolarmente importante delle attività delle Forze dell’Ordine, quella transfrontaliera tra Questura di Bolzano, LandesPolizei del Tirolo e LandesPolizei della Baviera, nello specifico, si rifà a tradizioni consolidate nel tempo, che hanno consentito di ottenere importanti risultati attraverso forme di interazione operative caratterizzate dalla massima efficienza, speditezza e sintonia procedurale”, ha evidenziato il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori. Agenti per la sicurezza sono arrivati anche da Svizzera, Austria, Belgio, Ungheria e Repubblica Ceca.
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