Quanti libri di musicologia si stampano annualmente in Italia? Tanti. E dei più svariati argomenti. Non scarseggiano quelli eccellenti, anzi. Sono un segnale della vitalità che l’editoria musicale da anni sta prendendo nel nostro Paese. E sono occasioni offerte agli amanti di musica per arricchire il piacere dell’ascolto attraverso la lettura di pagine che spieghino la storia, il senso, gli arcani di un’arte sfuggente e inafferrabile. Parlar di musica è in effetti difficile. E spesso il frequentatore di concerti e teatri esita ad affrontare saggi di storia e critica della musica, nel timore, paradossale, che essi ne possano appesantire lo spontaneo godimento.
A Bologna, l’associazione Il Saggiatore musicale, che da trent’anni si dedica alla diffusione e divulgazione della musicologia, promuove, assieme al Museo della Musica, una giornata dedicata a Il fior fiore dei libri di musica. Lo scopo: valorizzare questo settore editoriale e incentivarne la risonanza nell’opinione pubblica, segnalando una selezione di titoli di qualità, che alimentino la conoscenza e la comprensione dell’arte musicale. A tal fine Il Saggiatore musicale ha chiesto a sette editori di proporre tre titoli dal loro catalogo del biennio 2022-2023. Gli editori invitati quest’anno sono Carocci (Roma), EDT (Torino), Libreria Musicale Italiana (Lucca), NeoClassica (Roma), Leo S. Olschki (Firenze), Il Saggiatore (Milano) e Zecchini (Varese).
Un’apposita commissione di musicologi che insegnano nelle università e nei conservatori ha selezionato i sette libri che il 9 ottobre prossimo verranno presentati e discussi nel Museo della Musica di Bologna. I presentatori dei volumi chiamati a illustrarne l’interesse e il pregio sono altrettanti musicologi, critici musicali, ma anche melomani di altre discipline. E ciò perché Il Saggiatore musicale reputa che la comprensione della musica non è appannaggio dei soli specialisti, bensì anche di un pubblico intellettuale vasto.
Ecco i “magnifici sette”: Raffaele Mellace, La voce di Bach (Carocci); Ernesto Napolitano, Forme dell’addio: l’ultimo Gustav Mahler (EDT); Giuseppe Gerbino e Francesco Zimei, Italian Opera in the United States, 1800-1850 (Libreria Musicale Italiana); Michela Garda, La mediazione tecnologica della voce (NeoClassica); Federico Fornoni, L’opera a luci rosse: seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento (Leo S. Olschki); Virgilio Bernardoni, Puccini (Il Saggiatore); Giovanni Battista Boccardo, Chante-moi une chanson d’amour: la musica di Claude Vivier (Zecchini). Saranno rispettivamente presentati da Alberto Rizzuti (Università di Torino), Paolo Petazzi (Associazione Nazionale Critici musicali), Maria Rosa De Luca (Università di Catania), Laura Zattra (Conservatorio di Rovigo), Fabio Massaccesi (Università di Bologna), Marco Bazzocchi (Università di Bologna), Stefano Lombardi Vallauri (IULM, Milano).
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L’iniziativa bolognese, curata da Giuseppina La Face e Simone Di Crescenzo, per un verso sottolinea il rigore scientifico delle pubblicazioni, per l’altro punta alla dimensione divulgativa, sollecitando i non addetti ai lavori ad avvicinarsi all’editoria musicale. La selezione dei volumi, attuata prima dagli editori stessi e poi dal Saggiatore musicale, comporta una doppia assunzione di responsabilità intellettuale e politico-culturale da parte di chi i libri li produce e li smercia e chi li utilizza e li valuta.
La manifestazione è resa possibile tanto dal sostegno del ministero della Cultura, quanto dall’illuminata sponsorizzazione di due imprese benemerite della cultura bolognese: la ditta Pelliconi e l’azienda Illumia. L’amministratore delegato di Pelliconi, Marco Checchi, sottolinea che il sostegno dato a questa iniziativa proviene “non solo dall’interesse personale ma anche dalla convinzione che la musicologia sia basilare nella costruzione di una cultura moderna che sempre più riscopre i valori della storia, della bellezza e della precisione della musica”. A sua volta il founder e owner di Illumia, Francesco Bernardi, evidenzia che il piacere derivato dall’ascolto di un brano musicale “è certamente dovuto all’arte di chi lo ha scritto e di chi lo esegue, ma anche, e in misura non marginale, alla indispensabile ricerca di coloro che hanno dedicato la loro vita allo studio della musica in tutte le sue componenti”. Parole chiarissime: un inno alla musicologia e al lavoro dei suoi cultori.
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Info
Il fior fiore dei libri di musica | Rassegna di editoria musicologica 2022–2023
Dove | Museo della Musica – Strada Maggiore 34, Bologna
Quando | Mercoledì 9.10.24
Orario | 10.30-18
Biglietti | Ingresso libero fino a esaurimento posti
Programma integrale | Il fior fiore dei libri di musica (clicca qui)
Web | Saggiatoremusicale.it
Social | Instagram @saggiatoremusicale
Email | saggiatoremusicale@saggiatoremusicale.it
L’articolo E questo è il fior fiore dei libri di musica: a Bologna una giornata dedicata all’editoria che ci fa godere di più della bellezza della classica proviene da Il Fatto Quotidiano.
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