Liliana Segre “Agente sionista” è la scritta su uno dei cartelli usati dai manifestanti pro Palestina al corteo di Milano del 28 settembre. La frase choc per la senatrice a vita, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, ha provocato numerose polemiche e sono arrivati decine di messaggi di solidarietà dal governo e non solo. Un cartello identico è stato usato anche per il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: “Condanna ferma e decisa per quanto accaduto. Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate”. Su X la ministra Anna Maria Bernini ha aggiunto: “La mia più profonda solidarietà a Liliana Segre vittima di insulti deliranti. Cara Liliana, la tua testimonianza e la tua storia sono un faro di memoria e giustizia per tutti noi. Qualsiasi tipo di aggressione verso di te è un’offesa alla dignità umana”. Per la dem Pina Picierno, “ancora una volta le piazze italiane sono protagoniste di un sabato dove l’antisemitismo la fa da padrone. Come ottant’anni fa, come nei punti più bui della storia, riparte la caccia all’ebreo”. Infine Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano ha dichiarato: “Siamo stufi di questa ennesima manifestazione di odio. Mi domando come sia possibile che questo governo intervenga su tutto, ma lasci liberi questi manifestanti di attaccare chi ha già pagato un prezzo incalcolabile nella propria vita ad Auschwitz”.
L’articolo Milano, cartello contro Liliana Segre al corteo pro Palestina. La Russa: “Insulti deliranti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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