Hai appena addentato quel chili super piccante, oppure un bel pezzo di salame molto speziato, ed ecco alcune goccioline scendere dalla fronte verso il mento: è la sudorazione da cibo piccante, una normalissima reazione del tuo corpo alla capsaicina, insieme al rossore. Ma perché i cibi piccanti ci fanno questo effetto? E la capsaicina fa male se ingerita in grandi quantità? Ecco le risposte a tutte le tue domande sul tema cibo piccante e reazioni.
Cos’è la capsaicina e perché ci fa sudare
Non si suda e basta, anzi: il primo fenomeno visibile dopo aver mangiato un piatto altamente piccante è il rossore. Subito dopo, se non decidiamo di smettere, arrivano le famose goccioline, che diventano man mano sudorazione. Quando mangiamo qualcosa di piccante, il nostro corpo reagisce in modo molto visibile: iniziamo a sudare e il nostro viso si arrossa. Ma perché accade questo?
La risposta è da ricercare nella capsaicina, la sostanza che rende i peperoncini piccanti: questa molecola agisce sui recettori del dolore presenti nella bocca, mandando un segnale di allarme al cervello. Il cervello, a sua volta, innesca una serie di reazioni fisiologiche che hanno lo scopo di proteggere il nostro organismo. La capsaicina attiva alcuni specifici recettori (situati per lo più su nervi sensibili al calore) i quali è come se percepissero un aumento generale della temperatura corporea, superiore ai 40° C (tra i 43 e i 50 nei casi più eclatanti). Ecco quindi spiegate le classiche vampate, più o meno forti a seconda di quanto siamo soggetti a questo tipo di cibi.
Attraverso questi recettori la capsaicina invia dei segnali al sistema nervoso e in particolare all’ipotalamo, un concentrato di nervi presente nel cervello e responsabile della termoregolazione corporea. E a questo punto vengono attivate le cosiddette ghiandole sudoripare. La logica conseguenza di tutto questo meccanismo quindi è l’attivazione della sudorazione (specialmente sul viso), al fine di abbassare la temperatura stessa.
Ecco cosa succede nel dettaglio quando mangi piccante:
- Aumento della temperatura corporea. La capsaicina crea una sensazione di calore nella bocca e nell’esofago. Il corpo, per disperdere questo calore in eccesso, innesca il meccanismo della sudorazione.
- Vasodilatazione. I vasi sanguigni si dilatano per portare più sangue alle zone interessate dal calore, causando l’arrossamento del viso e di altre parti del corpo.
- Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria. Il corpo cerca di aumentare l’ossigenazione dei tessuti per far fronte alla situazione di stress causata dalla capsaicina.
- Produzione di endorfine. Per contrastare la sensazione di bruciore, il cervello rilascia le endorfine, sostanze che hanno un effetto analgesico e che possono dare una sensazione di euforia.
Potresti chiederti perché abbiamo dei recettori che ci fanno soffrire quando mangiamo qualcosa di piccante: in realtà, questi recettori si sono evoluti per aiutarci a evitare sostanze tossiche. Molte piante producono sostanze piccanti come meccanismo di difesa per scoraggiare gli animali dal mangiarle.
Spiegato perché e come si attiva il processo di sudorazione, come mai spesso arrossiamo anche in viso quando mangiamo piccante? Ciò è dovuto alla dilatazione di vasi sanguigni con conseguente dissipazione del calore al fine di ridurre la temperatura corporea. In conclusione piaccia o meno il piccante, questo ci teniamo a specificarlo, l’importante è non cadere in pericolose sfide di resistenza come quelle che stanno spopolando negli ultimi tempi.
Perché ci piace il piccante e quanto fa male
Nonostante la sensazione di bruciore, molte persone amano il cibo piccante. Questo perché il rilascio di endorfine provoca una sensazione di piacere e può creare dipendenza. Ma fa male mangiare troppo piccante e se la risposta è sì, in quali quantità?
Un consumo eccessivo di cibo piccante può avere delle conseguenze negative per la salute: sebbene il peperoncino e altre spezie piccanti offrano numerosi benefici (come l’aumento del metabolismo, la riduzione dell’appetito e le proprietà antinfiammatorie), un consumo eccessivo può causare diversi problemi, soprattutto a livello gastrointestinale. Non esiste una quantità precisa di cibo piccante che possiamo definire come “limite” per tutti, in quanto la tolleranza al piccante varia da persona a persona e dipende da diversi fattori come abitudine, sensibilità delle papille gustative, condizioni di salute e così via.
Quali sono i rischi di mangiare troppo piccante?
- Irritazione delle mucose. La capsaicina, la sostanza che rende piccante il peperoncino, può irritare le mucose della bocca, dell’esofago e dello stomaco. Questo può portare a bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo e, in casi più gravi, ulcere.
- Problemi intestinali. Un consumo eccessivo di cibo piccante può causare diarrea, stitichezza e altri disturbi intestinali.Aumento della pressione sanguigna: In alcune persone, il cibo piccante può aumentare temporaneamente la pressione sanguigna.
- Aggravamento di condizioni preesistenti. Chi soffre di malattie infiammatorie intestinali, ulcere o reflusso gastroesofageo dovrebbe limitare il consumo di cibi piccanti, poiché potrebbero peggiorare la situazione.
Ci sono delle situazioni specifiche, poi, in cui è bene ridurre o evitare il peperoncino: durante la gravidanza e l’allattamento è consigliabile moderare il consumo di cibi piccanti, in quanto potrebbero causare bruciore di stomaco e altri disturbi; i bambini hanno un apparato digerente più delicato e potrebbero essere più sensibili all’effetto irritante della capsaicina. Infine, con l’avanzare dell’età, la sensibilità ai cibi piccanti può aumentare.
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