Le erbe aromatiche, sebbene spesso il loro utilizzo sia dato per scontato, sono dei veri e propri assi nella manica in cucina, capaci di aggiungere aroma e sapore a molteplici piatti, facendo la differenza. Basilico, rosmarino, timo, menta, salvia e prezzemolo, solo per citare alcune delle più note, si possono comprare di volta in volta, prolungando la durata per qualche giorno, o coltivare sul balcone di casa, come piante che uniscono l’utile al dilettevole, grazie al loro terapeutico colore verde. Tuttavia, sappiamo che la loro freschezza ha una durata limitata (che siano invernali o estive), ma la buona notizia è che esistono molti metodi per conservarle al meglio, facilissimi da mettere in pratica all’interno delle mura domestiche. Di seguito, eccone sei che possono dare nuova vita alle erbe aromatiche, ognuno con i suoi vantaggi, così da averle sempre a disposizione.
1. Essiccazione
Uno dei modi più popolari e semplici per conservare le erbe aromatiche è l’essiccazione, che riduce al minimo il contenuto di acqua nelle foglie, prevenendo la proliferazione di batteri e muffe, garantendo una lunga durata. Si tratta di una modalità adatta a quelle erbe che mantengono bene le loro qualità organolettiche anche da secche, come il rosmarino, l’origano, la salvia, il timo, l’alloro e un po’ meno indicata per basilico, menta e prezzemolo. Come fare? Senza dubbio l’essiccazione all’aria è la tecnica più tradizionale, creando dei piccoli mazzi legati con uno spago e appesi a testa in giù in un luogo fresco, asciutto, ventilato, lontano dalla luce diretta del sole. Ci vogliono però almeno due settimane. Per procedere più in velocità, viene in aiuto il forno: disponi le erbe su una teglia foderata di carta forno e falle asciugare tra i 50 e 60 °C per circa 3-4 ore, evitando le temperature elevate che rischiano di bruciare le erbe. Terza variante molto efficace, quella di compiere l’operazione nel microonde: lava e asciuga con cura le foglie o i rametti, posizionale su un piatto e mettile alla massima potenza per 3-4 minuti. A questo punto puoi sbriciolarle e trasferirle in vasetti con chiusura ermetica, dove resisteranno anche per 2 anni.
2. Congelamento
Il congelamento è un’altra opzione per conservare le erbe aromatiche per diversi mesi, particolarmente utile per il basilico, il prezzemolo, la menta o l’aneto che abbiamo appena visto perdere le loro caratteristiche durante l’essiccazione: così non sarà preservato solo il sapore, ma anche il colore, nonostante la consistenza sarà comunque diversa dall’originale. Puoi procedere in tre modi: se opti per le erbe aromatiche intere stendile su una teglia senza sovrapporle e riponile nel freezer. Una volta congelate, trasferiscile nelle apposite buste gelo e di nuovo nel freezer. Oppure, sempre con le erbe intere usa gli appositi sacchetti per il sottovuoto, così da eliminare totalmente l’ossigeno ed evitare l’ossidazione. Altrimenti se preferisci avere le erbe già tritate a disposizione, tagliale finemente e poi mettile nei vari stampini vuoti per il ghiaccio, copri con acqua (oppure anche brodo) e riponi nel congelatore. Quando ne avrai bisogno, basterà aggiungere un cubetto direttamente in padella o nella pentola per insaporire il tuo piatto.
3. Olio aromatizzato
Un’idea per conservare in modo pratico le erbe è quella di preparare degli oli aromatizzati, perfetti da utilizzare come condimento a crudo sulle pietanze. Realizzarli non è difficile, basta avere cura di pulire e sterilizzare con attenzione i contenitori, così da evitare il rischio botulino. Un grande classico è quello al rosmarino, ma le versioni possono essere molteplici, con il timo, la salvia, il basilico e così via. Inserisci nella bottiglietta o nel barattolo di vetro i rametti o le foglie, unisci a piacere aglio o altre spezie come peperoncino o bacche di ginepro, e versa l’olio extravergine d’oliva, scegliendolo di qualità. Riposto in un luogo buio e lontano da fonti di calore come la classica dispensa, dura per 2 settimane.
4. Sotto sale
Prima che arrivasse il frigorifero, il sale era un classico metodo di conservazione: perché non impiegarlo con le erbe aromatiche? L’umidità viene assorbita e l’aroma si mantiene per mesi. Lava e asciuga le erbe, togli le foglie dai rametti (puoi anche tritare grossolanamente) e in un barattolo di vetro pulito e sterilizzato alterna strati di sale grosso o fino a quelli di basilico, prezzemolo, rosmarino etc. Ogni strato deve essere ben coperto: alla fine chiudi il tutto con il tappo ermetico e metti in dispensa: si tratta praticamente di un insaporitore pronto all’uso, ideale nelle lunghe cotture di salse o stufati.
5. Sott’aceto
Un altro ingrediente che agisce come conservante naturale (lo vediamo con gli ortaggi, dai cetriolini ai peperoni) è l’aceto: via libera quindi ad aneto, dragoncello, timo, maggiorana, alloro, prezzemolo che diventano un condimento subito disponibile. Anche in questo caso siamo di fronte a una conserva casalinga, dove l’igiene è fondamentale, così come la sterilizzazione dei barattoli. Lava e asciuga le erbe: per togliere tutta l’umidità in eccesso il consiglio è quello di lasciarle stese su un panno di cotone per qualche ora. Quindi inseriscile nel vasetto e copri con aceto di vino bianco o di mele, entrambi adatti allo scopo, con il secondo che però è più delicato. Chiudi bene e riponi in un luogo fresco e buio per almeno due settimane, permettendo così all’aceto di assorbire tutto l’aroma delle erbe. Dopo questo periodo, potrai utilizzare l’aceto aromatizzato nelle ricette più disparate, marinature comprese, collocandolo in frigo dopo l’apertura.
6. Burro aromatizzato
Il burro alle erbe è ideale per dare un tocco in più a piatti di carne o pesce, o può essere servito come antipasto da spalmare su una fetta di pane caldo. Puoi usare praticamente qualsiasi erba, ma basilico, prezzemolo, erba cipollina, timo e maggiorana sono quelle che si sposano meglio con la nota lattica. Puoi ottenere questo burro molto facilmente partendo da zero, ovvero montando la panna per farlo in casa e, una volta pronto, aromatizzarlo con le erbe scelte, facendo anche un mix, incorporando il tutto in una ciotola e poi formando il tipico panetto aiutandoti con la carta forno. Fai rassodare in frigo per due ore nella pellicola trasparente: da questo momento hai 1 mese per consumarlo tenendolo sempre nel frigorifero o 2 mesi se scegli il freezer.
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