Sarà Sinner-Alcaraz a Pechino! L’azzurro stende il cinese Bu e completa la finale dei sogni


Jannik Sinner raggiunge Carlos Alcaraz in finale a Pechino grazie al successo sul padrone di casa e sorpresa del torneo Bu Yunchaokete con il punteggio di 6-3 7-6 in due ore e 5 minuti. Mercoledì 2 ottobre alle 11 andrà in scena il decimo scontro diretto tra i due migliori giocatori del circuito (5-4 i precedenti Atp a favore dello spagnolo) che tornano a sfidarsi nell’ultimo atto dopo due anni, da Umago 2022. L’azzurro , che difende il titolo vinto nel 2023, intanto dà seguito alla striscia di 15 successi consecutivi iniziata a Cincinnati e culminata con il trionfo agli US Open. Sinner ha archiviato una semifinale dura ea tratti spettacolari contro il giustiziere di Musetti e Rublev, n° 96 al mondo ma in enorme crescita quest’estate, vincendo il 17° tiebreak negli ultimi 18 disputati e raggiungendo così la settima finale del 2024. La capitale cinese farà da palcoscenico alla prima sfida tra Sinner e Alcaraz da n° 1 en° 2 del tennis, prepara i popcorn.

“È stata una partita molto dura, non conoscevo Bu e non sapevo bene che cosa aspettarmi. Ho giocato un buon tennis nel primo set, poi ho perso un po’ di intensità nel secondo. Alcaraz? Sono contento di essere tornato in finale qui a Pechino Con lui sarà molto diverso, ci conosciamo benissimo. Penserò mercoledì alla partita, ogni partita tra noi è diversa e le situazioni in campo possono essere diverse. Io intanto mi godo questa finale, giocare finali è sempre un bel momento riuscito a trovare il break pur avendo avuto comunque tante occasioni mentalmente sono riuscito a rimanere in partita ea giocare un ottimo tie-break”.

Dopo una prima parte di torneo per nulla semplice, in cui ha faticato sia con Jarry all’esordio che con Safiullin nel secondo turno e rischiando nel secondo set nel quarto con Lehecka, Sinner incontra l’uomo del momento in Cina (assieme al vincitore di Chengdu, Shang Juncheng). Fin dai primi scambi si nota la naturalezza dei colpi di Bu, l’azzurro non è preciso e incappa spesso nell’errore, soprattutto col rovescio. Jannik ha, però, subito l’occasione di portarsi in vantaggio con due palle break nel 2° game, ma non conclude ea sua volta, in un infinito 5° game deve annullare tre palle break. Uscito dal pantano, l’allievo di Vagnozzi e Cahill strappa la battuta a 0 all’avversario, chiudendo 6-3 in 54 minuti dopo aver mancato due set point sul 5-2. Il secondo parziale è molto più equilibrato: nessun break, nonostante il n° 1 del mondo abbia tre chance di sorpasso tra quinto e settimo gioco. L’epilogo naturale è il tiebreak, territorio dell’altoatesino che chiude 7-3.



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