Nuovo raid di Israele su Beirut nelle prime ore del 4 ottobre. L’obiettivo del nuovo attacco aereo sulla capitale del Libano sarebbe Hashem Safieddine, il principale candidato a raccogliere l’eredità di Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Le forze di difesa israeliane (Idf) non hanno inizialmente diffuso informazioni sul raid. Secondo le informazioni raccolte da Barak Ravid, giornalista di Axios, due fonti israeliane hanno confermato che Safieddine era l’obiettivo del raid.
La Bbc segnala esplosioni nella zona dell’aeroporto della capitale. Nel mirino, a quanto pare, 2 edifici in particolare. L’area confina con la zona di Dahieh, roccaforte di Hezbollah.
Nella serata del 3 ottobre, circa 100 tra razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati dal Libano contro Israele. Le Idf hanno precisato che l’attacco si è concentrato su Metula, località situata lungo il confine tra i due Paesi, e che diversi razzi sono stati intercettati.
Israele ha reso noto di aver ucciso più di 100 terroristi di Hezbollah dall’inizio dell’operazione di terra nel Libano meridionale. Colpiti in raid aerei 200 obiettivi, fra cui magazzini con armi e postazioni di osservazione.
Le forze israeliane intanto hanno chiesto nuovamente ai civili libanesi lasciare subito altre 25 località del sud. Tra le località indicate c’è anche Nabatiye, fra i principali centri abitati nel sud del Libano. “Le attività di Hezbollah costringono le Idf ad agire con forza contro l’organizzazione”, ha detto il portavoce delle Idf, Avichay Adraee, nel messaggio di “avvertimento”.
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