Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Cinegiornale Luce. “Grande inchiesta: la fantastica famiglia di Giorgia. La mamma scrittrice, il papà avventuriero, la sorella e le sorellastre, i nonni artisti. Tutto quello che non sapete sulle vere origini della donna più potente d’Italia” (copertina di Gente, 3.6). Manca solo il cognato.

Buono a sapersi. “Il bel sorriso di Mattarella al concerto per la Repubblica”, “Mi piace quando Mattarella sorride” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 3.6). Mo’ me lo segno.

Recidiva specifica. “Doppie nozze per Alessandro Sallusti e Patrizia Groppelli: sposati prima da Beppe Sala, poi da Nicola Porro” (ilfattoquotidiano.it, 4.6). Pensa che culo.

Lekkitalia. “Che tipo di uomo sia Ignazio Visco lo vedi dai dettagli… La lettura vorace di tutti i documenti, le uscite la sera a tarda ora da via Nazionale con la borsa piena di carte da studiare a casa fino alle tre di notte… quella nettezza sui valori da boy scout quale il governatore è stato da piccolo… Perchè l’uomo è così: fedeltà ai valori e agli amici, senso della continuità storica, una mostruosa disposizione al lavoro e, certo, un bel po’ di ostinazione” (Federico Fubini, Corriere della sera, 1.6). Sfido io che, con tutti quegli impegni, non aveva tempo di accorgersi dei crac bancari.

Come s’offre. “Buon lavoro al presidente Erdogan appena rieletto. La Turchia è una grande democrazia, membro della Nato e patner (sic, ndr) dell’Europa. Abbiamo interessi comuni e vanno coltivati con saggezza” (Ettore Rosato, deputato Iv, Twitter, 30.5). Poi passa Renzi alla cassa.

Come s’offrono. “Schlein? Se vuole possiamo aiutarla” (Graziano Delrio, senatore Pd, Corriere della sera, 2.6). “Adesso Schlein si lasci aiutare” (Luigi Zanda, ex senatore Pd, Domani, 3.6). Come se non sbagliasse abbastanza da sola.

Sono io Coccolino. “Colpi non per fare male, ma per ammorbidire” (Daniele Vincini, segretario Sulp, difende i vigili di Milano che hanno pestato a manganellate una donna, Giorno, 25.5). Dev’essere un nuovo ammorbidente.

La parola all’esperto. “Schlein perde tutte le elezioni, anche quelle condominiali” (Matteo Renzi, senatore Iv, Giornale, 2.6). Di questo passo, potrebbe persino battere il suo record mondiale.

Salvi, anzi no. “Paracadute per i trombati. La casta 5S ne salva dieci”, “Gli ex parlamentari 5S furiosi. Conte non li ha più assunti” (Domenico Di Sanzo, Giornale, 14.11.22 e 4.6.23). E pure il principio di non contraddizione ce lo siamo fumato.

Rai Merlo. “Ogni volta che si criticano le nomine in Rai… arriva qualche Pico della Mirandola che, con prodigiosa memoria, racconta tutte le volte che la sinistra fece lo stesso, ‘anzi peggio’. Non sempre è vero e non importa se sia vero” (Francesco Merlo, Repubblica, 30.5). Sennò poi si scopre che la Rai occupata da Renzi regalò a Merlo una consulenza da 240 mila euro l’anno per fare non si sa bene cosa.

Le grandi inchieste. “Ecco look scelti dalle donne della politica italiana per le celebrazioni della 77esima Festa della Repubblica in Quirinale… Il premier sceglie un completo tra il bianco e il beige composto da giacca con fiori simil pizzo, pantaloni alla caviglia e scarpe di paillettes color argento, che sono il vero focus del look. Meloni, accompagnata dal marito in abito nero, sfoggia capelli legati e maxi orecchini… Per Laura Mattarella un vestito in satin tra i toni del celeste e il color Tiffany, gonna a tubino: con la consueta sobrietà che la contraddistingue… Elly Schlein: tailleur pantaloni e camicia colorata, insolita per un appuntamento di gala. Il pantalone a palazzo però è il vero tocco poco usuale… Per Sofia Goggia total white come per Elisabetta Casellati: il tailleur bianco neve è una scelta che hanno fatto in parecchie questa sera… Francesca Verdini: il suo è probabilmente il look più ‘giovane’ della serata. Top con spalle scoperte nero e gonna a fantasia. Capelli sciolti: fresca e poco impostata. Ci voleva… Daniela Santanché sceglie anche lei il tailleur, ma di un colore chiaro: azzurro con giacca doppio petto e bottoni importanti. La chicca? La camicia da Lady Oscar con colletto vittoriano” (Messaggero, 1.6). Non sentite anche voi profumo di Pulitzer?

Lo stagista stragista. “L’analfabetismo – storico, politico, giuridico, civile, morale – di quelli che si indignano per Fioravanti che scrive sull’Unità è abbastanza repellente”, “Sul giornale fondato da Gramsci il carcerato, uno che ha fatto del bene per anni ai detenuti con Nessuno Tocchi Caino ci sta meglio di quel secondino che aveva perfino una rubrica quotidiana – Bananas – in cui voleva mettere tutti al gabbio. Ma nessuno se ne scandalizzò, allora” (Guido Vitiello, Twitter, 31.5). Oh no, si indignano per il noto benefattore Fioravanti e non per chi lo vuole in galera: e adesso come facciamo?

Il titolo della settimana/1. “L’Ucraina deve aspettare, ma la ‘Nato plus’ fa già paura alla Cina” (Foglio, 30.5). Pare che Xi Jinping abbia fatto testamento.

Il titolo della settimana/2. “Cercasi riformisti” (Riformista, 30.5). Cercasi anche qualcuno che spieghi a questi analfabeti che il plurale è cercansi.

Il titolo della settimana/3. “Fascina: ‘Io un passo dietro a Silvio’” (Giornale, 2.6). Saggia precauzione.

Sorgente: Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Hits: 82

Ma mi faccia – il piacere – Il Fatto Quotidiano

Aldo sgradimento. “Ci si chiede perchè fare fuori Fazio e non, ad esempio, Berlinguer o Report” (Aldo Grasso, critico televisivo del CorriereFoglio, 22.5). Nei regimi c’è sempre bisogno di un kapò.

Piove sul bagnato. “Berlusconi segue l’alluvione” (Giornale, 22.5). Le disgrazie non vengono mai sole.

I fratelli Caponi che siamo noi. “Di Fatto, utili idioti di Putin. Il giornale di Travaglio e la disinformatija” (Luciano Capone, Foglio, 24.5). Tu invece sei pure inutile.

Paura eh? “Abbiamo ucciso e uccideremo i propagandisti russi anche nei media, ovunque sulla faccia della terra, fino alla vittoria finale” (Kyryll Budanov, capo dei Servizi militari ucraini, 23.5). “Amnesty Italia si scusa sull’Ucraina per le accuse ingiustificate all’esercito di Kiev” (Foglio, 27.5). Che s’ha da fare per campare.

Ascolta, si fa Pera. “Sull’etica differenze insanabili con il Pd” (Marcello Pera, senatore ex FI e ora FdI, Verità, 27.5). Lui non ne ha una.

Luftballe. “La sinistra ha deciso di spolpare un asset strategico nazionale per trasformare Alitalia in una low cost, magari da svendere domani ai tedeschi di Lufthansa” (Giorgia Meloni, 14.10.’21). “Mi auguro che Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa. Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà” (Meloni, 3.8.‘22). “Ita, oggi la firma: Lufthansa al 90% dal 2026. Accordo tra Mef e Lufthansa” (Sole 24 ore, 24.5.‘23). Seguirà l’abolizione delle accise.

En plein. “Nel 1960 o poco prima (era il 1963, ndr) ci fu l’alluvione del Vajont (no, ci fu una frana, ndr), poco lontano dall’Emilia-Romagna (no, al confine fra Veneto e Friuli, ndr) e morirono quasi 1000 persone (no, 2.018, ndr)” (Alessandro Sallusti, Otto e mezzo, La7, 19.5). Dev’essere la nuova egemonia culturale della destra.

Letto a due piazze. “Alle 22.45 squilla il mio telefonino. Solo che io sono già a letto a leggere e non me ne accorgo. Vedo la chiamata un’ora dopo. E scopro con stupore che mi sta cercando nientepopodimeno che Sigfrido” (Matteo Renzi e Aldo Torchiaro, Riformista, 24.5). Resta da capire chi fosse, fra i due firmatari dell’articolo, l’uomo che era già a letto a leggere e ha ricevuto la chiamata nientepopodimeno che di Sigfrido Ranucci. Era Torchiaro? Era Renzi? O nientepopodimeno dormono insieme?

Sorgente: Ma mi faccia – il piacere – Il Fatto Quotidiano

Hits: 35

Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Bombe salvavita. “Le armi italiane salvano vite” (Repubblica, prima pagina, 14.5). Sparano aspirine e supposte.

Compro una consonante. “Zelensky a Roma, città blindata con droni e cecchini” (Giornale, 13.5). Poi Vespa ha portato i lecchini.

Gossip. “Il caso Rovelli, una delle piccole polemiche di giornata” (Concita de Gregorio, In onda, La7, 13.5). ‘Na cosetta

The Guerzoni’s List. “Alla fine Zelensky si convince che i ‘putiniani travestiti da pacifisti’ sono una minoranza e abbraccia gli italiani ‘a uno a uno’” (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 14.5). Hai pronta la nuova lista dei servizi segreti sui “putiniani d’Italia”?

Levissimo/1. “Sono stato frainteso, temevo che la partecipazione di Rovelli (alla Fiera del Libro di Francoforte, ndr) non fosse letta nella prospettiva giusta… ho voluto difendere Rovelli da possibili fraintendimenti… il mio timore è che non fosse accolto nel modo giusto, nel rispetto della sua statura intellettuale” (Ricardo Franco Levi, commissario alla Fiera di Francoforte, Repubblica, 14.5). Che tenero, l’ha fatto per lui.

Levissimo/2. “Nessuno voleva impedire al professor Rovelli di parlare e dire le sue cose. Tutt’altro” (Levi, ibidem). Perciò gli ha revocato l’invito a parlare: per fargli dire le sue cose fra sé e sé.

Levissimo/3. “Mi auguro che il professor Rovelli accetti l’invito che gli ho rivolto ad essere presente” (Levi, ibidem). E non quello ad essere assente.

Gratitudine. “Penso sia giusto ringraziare Alessandro Profumo per il lavoro svolto alla guida di Leonardo negli ultimi 6 anni. Lui ha portato in dote alla società il suo standing internazionale, la sua serietà calvinista, il suo carisma e le sue rare capacità manageriali” (Guido Crosetto, FdI, ministro della Difesa ed ex senior advisor di Leonardo, Twitter, 9.5). E tutte quelle belle consulenze.

Lardo ai giovani. “La Rai ha 4mila dipendenti di troppo. Servirebbero 300 giovani bravi” (Giovanni Minoli, Libero, 8.5). Tipo lui.

Longanelli. “Montanelli sosteneva che gli italiani sognano sempre di fare la rivoluzione d’accordo con i carabinieri” (Massimo Gramellini, Corriere della sera, 10.5). Era Longanesi, ma fa niente.

Democrazie immaginarie. “Kyiv (Kiev, ndr) ha un vantaggio decisivo: i suoi sensori democratici all’erta” (Vittorio Emanuele Parsi, Foglio, 10.5). Almeno da quando Zelensky ha messo fuorilegge gli undici partiti di opposizione.

Extraprofitti immaginari. “Antonio Patuelli (Abi): ‘Gli extraprofitti delle banche non esistono” (Stampa, 12.5). Quindi quel gonfiore in tasca è perché sei contento di vedermi?

Commozione. “21 minuti di videomessaggio per la convention della sua Forza Italia: il nuovo miracolo di Berlusconi oscura Carlo III d’Inghilterra e ‘commuove’ critici e avversari tranne gli irriducibili del Fatto” (Francesco Damato, Dubbio, 9.5). Al contrario: abbiamo riso alle lacrime.

Ma anche. “Fassino: ‘Schlein non si fidi di chi vuole il Pd solo all’opposizione’” (Foglio, 125). Meglio un po’ con la destra e un po’ contro, come sempre.

Alternanza. “Giustizia, nessuna riforma possibile finché il ministero è pieno di magistrati…” (Giandomenico Caiazza, presidente Unione Camere Penali, Dubbio, 13.5). Giusto, riempiamo pure quello di pregiudicati e imputati.

Suffragio semi-universale. “Basterebbe istituire un esame per accedere ai vertici delle Istituzioni, una prova facilissima e al tempo stesso difficilissima di cultura generale e di educazione civica… dove gran parte dei leghisti, dei 5 stelle e dei fratelli d’Italia verrebbero dirozzati e spulciati o inesorabilmente bocciati” (Francesco Merlo, Repubblica, 14.5). Un esame con una sola domanda: farai o no come Renzi e la sua Rai personale che regalò un contrattino da 240 mila euro annui a Francesco Merlo per fantomatiche prestazioni di “consulente della Direzione editoriale per l’informazione”?

La Repubblica Enigmistica. “Lorem ipsum dolor sit Consectetur adipiscing elit Mauris id semper mi Praesent ullamcorper Lorem ipsum” (sommario all’articolo “Vasco Bondi: ‘Io torno alle origini ma niente resta uguale’, Repubblica-Roma, pagina 11, 14.5). Dev’essere un testo di Recalcati.

Il titolo della settimana/1. “Biden va votato (senza entusiasmo). Solo così si evita il trionfo del maligno” (Domani, 8.5). Mo’ me lo segno.

Il titolo della settimana/2. “Formigoni: ‘Non penso alle Europee, ma combatto l’astensionismo” (Libero, 10.5). Più rubi, più gente va a votare.

Il titolo della settimana/3. “Cara Meloni, è finita la pacchia! Ora la sinistra ha di nuovo il giornale di Gramsci” (Piero Sansonetti, Unità, 9.5). Che infatti appare più preoccupato della Meloni.

Il titolo della settimana/4. “Tutta la politica al capezzale delle culle vuote” (Riformista, 12.5). Senza parole, però si vede la mano del nuovo direttore editoriale.

Il titolo della settimana/5. “La perestroika di Berlusconi” (L’Identità, 9.5). Anzi, un pullman di perestroike.

Sorgente: Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano

Hits: 26