Il caporalato dilaga in tutta Italia

Il caporalato dilaga in tutta Italia. Da Nord a Sud, su 109 aziende controllate, più della metà presentavano irregolarità

Da nord a sud, il fenomeno del caporalato assume sempre più i connotati di una piaga sociale, tra irregolarità di ogni tipo e braccianti inquadrati in posizioni lavorative “fuori norma”. Un’emergenza che è stata certificata dalla maxi ispezione, portata avanti da Carabinieri, Ispettorato del Lavoro e INPS, e che ha messo nel mirino ben 109 aziende agricole attive nelle province di Mantova, Modena, Latina, Caserta e Foggia. Dati alla mano, 62 imprese presentavano delle irregolarità (pari al 56,9% del totale), mentre su 505 lavoratori controllati, 236 sono risultati irregolari (46,7%), di cui 3 minorenni e 136 cittadini extracomunitari. Ben 64 lavoratori sono risultati impiegati “completamente in nero” e tra questi vi era manodopera straniera sprovvista di regolare permesso di soggiorno.

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Maestra senza allievi

L’editoriale di Marco Travaglio

Maestra senza allievi

Per carità, rispetto a Biden è un pischello. Ma quando parla di guerre, Sergio Mattarella non pare lucidissimo. Esprime “grande tristezza nel vedere che il mondo getta in armamenti immani risorse finanziarie che andrebbero destinate a fini sociali” (bene, bravo, bis). Poi però, con un arabesco logico da Guinness, ricasca nella solita litania: “L’Italia e i suoi alleati sostenendo l’Ucraina difendono la pace per evitare altre aggressioni a vicini più deboli che porterebbero a una guerra globale”. È la bugia che ci affligge dal 2022, quando Mosca invase l’Ucraina e si disse che la guerra era scoppiata quel giorno perché Putin, impazzito, voleva conquistare l’Europa partendo dal Donbass. Invece è scoppiata nel 2014, col golpe bianco di Euromaidan (fomentato dagli Usa, come confessò Victoria Nuland) per cacciare il legittimo presidente Janukovich e far eleggere il fantoccio Poroshenko che cambiò la Costituzione per aderire alla Nato e prese a bombardare il Donbass russofono. Mattarella, così triste per il riarmo, domanda: “Colpa di chi difende la propria libertà e chi lo aiuta o di chi aggredisce la libertà altrui?”. Ma dimentica le responsabilità occidentali: anche nella Serbia filorussa che, quando lui era vicepremier nel 1999, fu bombardata dalla Nato per 78 giorni e smembrata con l’indipendenza del Kosovo (il diritto all’autodeterminazione vale solo per i nemici di Mosca, quindi non per il Donbass).

Poi scomoda l’“historia magistra vitae” (ma priva di allievi) per un ardito paragone con la II guerra mondiale: “Hitler pretendeva di annettere i Sudeti, la parte di Cecoslovacchia con una minoranza tedesca che Hitler pretendeva di annettere. Gran Bretagna, Francia e Italia, anziché difendere il diritto internazionale, gli diedero via libera. Lui poi occupò l’intera Cecoslovacchia e quando, non incontrando ostacoli, provò con la Polonia scoppiò la guerra mondiale”. Fra le tante cose che la storia non gli ha insegnato – oltre al fatto che Putin non è Hitler, non ha la Wehrmacht ma un esercito al confronto modestissimo e, se provasse a invadere l’Europa, si ritroverebbe contro l’intera Nato – c’è che contro Hitler si mossero Usa, Uk e Russia. Contro Putin c’è il fu esercito ucraino, che ha perso la guerra. E ora Zelensky e Kuleba invocano negoziati coi russi. Ma, come già nel 2022, dopo aver ripetuto per due anni e mezzo che la pace la decide l’Ucraina, l’Europa sabota i negoziati incitandola a farsi massacrare ancora. Ecco il generale Roly Walker, capo di stato maggiore britannico, in stereo con Mattarella e con l’Ue: “Dobbiamo prepararci a combattere con la Russia entro tre anni”. Quindi o ha saputo che Putin prepara lo sbarco oltre la Manica, o anche a lui servono ripetizioni di storia.

 

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Giustizia: il report Ue stronca l’Italia

La riforma Nordio danneggia le indagini su corruzione. Col bavaglio effetto intimidatorio sui cronisti

La riforma della giustizia firmata da Carlo Nordio può avere effetti negativi sulle indagini anti corruzione, mentre il bavaglio approvato su input di Enrico Costa per vietare la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare potrebbe avere un “effetto intimidatorio” nei confronti dei giornalisti, che continuano a essere “aggrediti, minacciati di morte e intimiditi in vario […]

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I genitori di Renzi condannati a 3 anni e due mesi per fatture false. Assolti per la bancarotta

Tre anni, 2 mesi e 15 giorni per alcuni episodi di false fatturazioni. È la condanna emessa dal Tribunale di Firenze nei confronti di Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli. Il padre e madre del leader di Italia Viva Matteo Renzi sono stati invece assolti dall’accusa di bancarotta fraudolenta delle cooperative Delivery Service Italia […]

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