“Mattarella pronto a bocciare il dl Agricoltura” di Lollobrigida

Il ministro voleva per sé i carabinieri forestali. Ecco i punti contestati

Nuova tegola – questa volta politica – per il governo di Giorgia Meloni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarebbe intenzionato a non firmare il decreto-legge Agricoltura voluto da Francesco Lollobrigida e approvato lunedì scorso in Consiglio dei ministri. IlFattoQuotidiano.it aveva anticipato i contenuti del provvedimento, evidenziando le problematiche legate alla gestione della peste suina […]

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Famo Casino Day

L’editoriale di Marco Travaglio

Famo Casino Day

rmai non c’è più festa nazionale che non venga usata da questo o quel partito per farsi propaganda, confidando nelle telecamere in piazza e nella smemoratezza storica generale. Accade dal 2022 col 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, dove si imbucano le delegazioni ucraina e palestinese, che storicamente c’entrano come i cavoli a merenda. L’Ucraina nel 1941 accolse i nazisti come liberatori in funzione anti-sovietica e nei tre anni di controllo hitleriano sterminò un milione di ebrei e deportò gli altri due in Germania, fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa. Negli stessi anni la dirigenza palestinese intorno al Gran Muftì di Gerusalemme, devoto fan e alleato di Hitler e Mussolini, reclutava SS musulmane e progettava stermini di ebrei, mentre la Brigata ebraica combatteva i nazifascisti. Le colpe dei padri non ricadono sui figli, e neppure i meriti, ma ci sarà un motivo se il 25 Aprile non lo festeggiamo coi tedeschi (mentre dovremmo farlo con gli americani, gli inglesi e i russi). Anche il Primo Maggio, col governo Meloni, è diventato tutt’altro che la Festa dei Lavoratori: una passerella per approvare i “decreti 1° Maggio”, che non fanno nulla per i lavoratori, ma infilano le solite mance nelle tasche dei padroni, mentre a chi lavora si nega pure il salario minimo e a chi cerca lavoro si ruba il reddito di cittadinanza.

 

Ora tocca al 2 Giugno, Festa della Repubblica nell’anniversario del referendum del 1946 che abolì la monarchia perché, dopo i meriti acquisiti con l’Unità d’Italia, si era macchiata della ventennale complicità col fascismo. Il Pd annuncia che la trasformerà in una manifestazione contro il premierato meloniano. Che è una boiata pazzesca e va contrastata con ogni mezzo lecito. Ma non il 2 Giugno, che c’entra col premierato quanto la Sagra della porchetta ad Ariccia e la Fiera del bue grasso a Carrù. A parte il fatto che l’aveva già proposta l’Ulivo nella Bicamerale del 1997, l’elezione diretta del premier non ripristina la Monarchia né altera la forma repubblicana dello Stato. Usa la procedura prevista dalla Costituzione per stravolgere gli equilibri fra governo, Parlamento, capo dello Stato e poteri di controllo. Ma il 2 Giugno è anche la festa dei presidenzialisti, come di tutti quelli che scelsero Repubblica contro Monarchia (che, se avesse vinto, dopo il più che degno Umberto II, ci avrebbe regalato sul trono Vittorio Emanuele IV e ora Emanuele Filiberto). Perciò dovrebbe accomunare tutti i partiti repubblicani, da destra a sinistra, esclusi solo i monarchici, che invece festeggiano a buon diritto il 25 Aprile perché sedettero nel Cln e contribuirono alla Liberazione. Ma questi politici dove l’hanno studiata la Storia: su Tiramolla?

 

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La criminalità si è fatta istituzionale

Una cloaca sempre più puzzolente: Gelli ne sarebbe felice

L’arresto del presidente della Regione Liguria riporta all’attenzione l’urgenza della bonifica di cui necessita il sistema politico. La questione morale è l’epidemia democratica che corrode la nostra repubblica. È da circa mezzo secolo che l’Italia è attraversata da scandali, corruzioni, gestione illecita del denaro pubblico, istituzioni asservite ad interessi privati, penetrazione delle mafie sino al […]

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Ucraina: Travaglio a La7

Chi ha raccontato bugie in questi 2 anni dovrebbe dirci qual è la soluzione, la terza guerra mondiale o trattare?

“Se Putin dovesse attaccare un paese Nato, non ci sarebbe bisogno della difesa europea ma scatterebbe l’art.5 del Patto atlantico: se Putin aggredisce un paese della Nato, questa è obbligata a rispondere. Devo ancora capire per quale motivo Putin dovrebbe attaccare un paese dell’Alleanza atlantica per poi trovarsi contro tutta la Nato, però può anche […]

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L’idea che Donald Trump possa finire in galera è diventata all’improvviso concreta

L’idea che Donald Trump possa finire in galera è diventata all’improvviso concreta. Si comincia addirittura a discutere su quale prigione potrebbe ospitare il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Le domande si accavallano. Soprattutto: se fosse condannato, potrebbe fare campagna elettorale dal carcere? Potrebbe essere eletto e poi liberato in caso gli americani lo scegliessero come […]

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Travaglio a La7: Destra ipocrita su Toti

Dice di voler aspettare le sentenze definitive ma quando arrivano, candida comunque i condannati

“Arresto di Giovanni Toti? È un terremoto giudiziario il fatto in sé, cioè il fatto che ci sia il presidente della Regione Liguria ai domiciliari, è un caso piuttosto raro persino per i bassi standard etici della politica italiana“. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, […]

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